EURO 2012. Un biscotto indigesto. BUFFON: «Basta cercare alibi. Pensiamo a far bene noi»

GAZZETTA DELLO SPORT- Gigi torna su un tema a lui caro: «Non è accordo, a 20′ dal termine, accontentarsi di un risultato che va bene a entrambi»
(getty images)

 

Gigi Buffon, come riporta la Gazzetta dello Sport,  apre ancora la sua finestra su Facebook e si lancia in una tagliente prolusione sulla comunicazione in tempo di gay, sospetti e biscotti: «Si parla solo di biscotto, come se avessimo già vinto con l’Irlanda, come se gli altri non avessero il sacrosanto diritto di sentirsi offesi da tali illazioni che appartengono solo a noi, come se gli altri non avessero il privilegio di pensare che Trapattoni potrebbe avere un occhio di riguardo nei confronti nostri (cosa assolutamente da escludere), come se la cultura del sospetto appartenesse solo a noi e noi fossimo gli unici a poterla esercitare, come se pareggiare fosse uguale a fare 2-2, come se accontentarsi di un risultato (che soddisfa entrambi) negli ultimi 20′ fosse uguale a mettersi d’accordo, come se i colpevoli fossero sempre gli altri, come se le responsabilità non spettassero mai a noi, come se il potersi trovare in una situazione favorevole non fosse mai frutto del merito ma sempre e solo della fortuna sfacciata o del caso, come se ammettere che gli avversari sono stati più bravi fosse uno smacco inaccettabile per il nostro ego, come se per nascondere le nostre insicurezze e fragilità avessimo sempre bisogno dell’alibi, come se sapere se ci sono due omosessuali in Nazionale fosse l’unico interesse del Paese, come se alla fine di questi giorni di caccia alle streghe si scoprisse che all’estero sono migliori di noi». Il finale è da chiamata alle armi. «Pensiamo a noi e cerchiamo di vincere, il resto è aria fritta, discorsi da bar, congetture da mediocri, argomentazioni da perdenti».