EURO 2012. BUFERA CASSANO: «Delitto cedere Thiago. Milan, potrei andar via»

GAZZETTA DELLO SPORT- Poi scivola:” I froci? Sono problemi loro. Spero che in nazionale non ci siano gay. Di Natale è il mio passatempo. Prandelli ha cambiato modulo ma non l’idea di attaccare”. E sulla Spagna: “E’ il Barcellona senza Messi
(getty images)

 

Un Cassano diretto, senza filtro. Secondo la Gazzetta dello Sport simpatico e autoironico. Brutale e politicamente scorretto. I froci «Prandelli mi aveva avvisato che mi avreste fatto la domanda su Cecchi Paone. Problemi loro. Sono froci, problemi loro, e mi auguro che non ci siano in Nazionale. Se l’ha detto Cecchi Paone… Ma lui c’è stato. Se dico quello che penso succede un casino». […] In risposta a diverse domande sulla probabile partenza del difensore rossonero Thiago Silva verso Parigi: «E’ dura, è impossibile sostituire Thiago Silva. Non si vende il difensore più forte al mondo, indipendentemente dalla cifra. L’importante è essere chiari sugli obiettivi, dire per che cosa lotterà il Milan: senza Thiago, al massimo per la qualificazione alla Champions, non per lo scudetto né per la Champions stessa. Se vendiamo Thiago, perdiamo il 50 per cento del nostro potenziale. Io non lo darei mai via. Non sento Ibrahimovic da un mese, ma se si arrabbia per Thiago Silva gli do ragione al cento per cento. E’ un delitto perdere Thiago, per qualsiasi cifra». […] Balotelli: «Con Mario ho un buon rapporto. Mi hanno detto: “Fai da tutor a Balotelli”. Pensate un po’ come siamo messi… E chi fa da tutor a me? (risata generale, ndr). Come coppia d’attacco possiamo soltanto migliorare. Quando domenica ho visto Mario correre verso Casillas, ho pensato: “Adesso mi dà la palla”. Lui mi ha detto che voleva passarmela e che non si aspettava il recupero di Sergio Ramos. Io gli ho risposto: “Sì, vallo a raccontare ai giornalisti. Con la stecca che hai dovevi sfondare la porta”. In quelle situazioni io passo la palla, a me non piace far gol, ma far segnare gli altri». Di Natale: «Le etichette le mettono i giornalisti (domanda su Di Natale che fallisce i grandi appuntamenti, ndr). Io per voi sarei una testa malata, Balotelli anche, Totò quello che sbaglia le partite che contano. Io Di Natale lo chiamo il cecchino, Antonio è il mio passatempo preferito. Non è in camera con me, ma nella camera a fianco. Gli dai mezzo pallone e fa gol».