CALCIO. MOGGI: ” Metterei la terza stella sulla fronte di Moratti”

L’ex direttore generale della Juventus ne ha un pò per tutti, Moratti, Fiorello, Travaglio e Prandelli…

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Dichiarazioni scottanti di Luciano Moggi alla trasmissione di Radio 24, la Zanzara. Inizia parlando della terza stella: «La terza stella? Fosse per me la metterei sulla testa di Moratti. La inchioderei sulla sua fronte. Come quelli che fanno la prova del chiodo». Continua con Fiorello: «A Fiorello, che è un simpatico interista da curva, si risponde solo con una cosa: si rilegga quello che ha detto Palazzi, che ha praticamente emesso una sentenza sull’Inter, colpevole di illecito sportivo». «L’Inter – prosegue Moggi – è quella che prima ha detto che Facchetti era un santo, poi nel processo sui pedinamenti lo ha scaricato dicendo che ha fatto tutto da solo, pur di non pagare. Questa è l’Inter di Moratti, che con Telecom ha rovinato tanta gente». Ma Moggi sente sente spesso Andrea Agnelli? «Certo che lo sento – dice Moggi alla Zanzara – ci sentiamo spesso, anche dopo lo scudetto. La terza stella certo che la deve mettere. E poi il mestiere da dirigente l’ha imparato da me e da Giraudo, siamo stati i suoi maestri». Quindi attacca Marco Travaglio, che lo ha definito ladro: «Travaglio ha un problema. Ma quale juventino, non sa neppure cos’è la Juve, tifa solo per se stesso. È contro di me solo perchè sono una persona conosciuta, per scrivere in prima pagina. Mi ha dato del ladro, cosa che non sono mai stato. Scrive solo quello che vuole, omettendo altre cose. Ma lo porto in tribunale, l’ho querelato». Conclude con Prandelli: «Prandelli ha perso un’occasione per stare zitto. Poteva tenerselo per sè, poteva stare zitto e sarebbe stato meglio, è sbagliato dichiarare di essere omosessuali – dice Moggi – una volta dissi che se avessi saputo di un calciatore gay lo avrei venduto subito. Ho ricevuto tante di quelle critiche che adesso sostengo una cosa: tutti omosessuali, così risolviamo la cosa». E poi, ancora su Prandelli: «Un bel silenzio non fu mai scritto».