ROMA, un flop da 70 milioni

IL CORRIERE DELLO SPORT (R.Maida) – Fuori anche dall’Europa League, la società conta i danni…

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La mancata qualificazione all’Europa costa cara alla Roma. Soprattutto in termini economici. Come riferisce l’articolo odierno de ‘Il Corriere dello Sport’, la Champions League sarebbe stata una benedizione ma anche l’Europa di serie B avrebbe rinfrescato il forziere di Trigoria, in sofferenza da molti anni. La partecipazione all’Europa League, infatti, avrebbe garantito almeno 10-15 milioni di ricavi Uefa, a seconda del numero di partite giocate. Non solo. L’eliminazione anticipata con lo Slovan Bratislava ha raddoppiato la catastrofe economica. Se la Roma fosse andata avanti in questa edizione dell’Europa League, avrebbe ottenuto altri 10-15 milioni. Il totale di mancati premi è quindi quantificabile tra i 20 e i 30 milioni. Ma a questi si possono aggiungere gli introiti che sarebbero derivati da operazioni di marketing collegati all’esportazione del marchio As Roma fuori dall’Italia. Anche per quanto riguarda la campagna acquisti, le cose non vanno meglio. La Roma ha venduto Vucinic, Menez e Riise e inserito a Trigoria tredici giocatori nuovi: Stekelenburg, Josè Angel, Kjaer, Heinze, Pjanic, Gago, Bojan, Lamela, Osvaldo, Borini, Nego, Tallo e (a gennaio) Marquinho, registrando un saldo negativo superiore ai 40 milioni, che erano considerati indispensabili per rifondare un gruppo di giocatori scarico. Alla fine, il primo anno della gestione di BaldiniSabatiniLuis Enrique ha provocato perdite (tra spese effettuate e incassi non raggiunti) superiori ai 70 milioni.