GAZZETTA DELLO SPORT. La Stracura funziona, L’Inter batte il Cesena ed è terza

Una sintesi dell’articolo de ” La Gazzetta dello Sport”. Entra Zarate e regala i tre punti ai nerazzurri dopo il botta e risposta Ceccarelli-Obi

(getty images)

 

Stra-candidata al terzo posto, il che è stupefacente se si considera dov’era l’Inter quando a fine marzo passò nelle mani di Andrea Stramaccioni: giaceva all’8° posto – a quota 41 punti, sotto il Catania e fuori da ogni genere di Europa – prigioniera di un centro-classifica spinto, dei più grigi che si ricordassero ad Appiano. Un mese e quattro giorni più tardi Inter di nuovo in corsa per il pass del playoff Champions. Oggi è terza, in condominio con Napoli, Udinese e Lazio. Un mucchio selvaggio. La concorrenza è notevole, il calendario non aiuta, ma le speranze sono legittime Questa Inter è un’altra Inter. In un mese «Strama» ha mangiato dieci punti alla Lazio. La Stra-cura ha funzionato: 4 vittorie e 2 pareggi. Quattordici punti. Ieri battuto il Cesena. Successo sofferto, perché il Cesena ci tiene a retrocedere con dignità e l’aveva già dimostrato contro la Juve, però vittoria meritata, perché se si fa la conta delle palle gol non c’è confronto. Il «vecio» Antonioli, con le sue parate, si è guadagnato la statuetta di migliore dei suoi. Bisogna qui rendere onore al Cesena, già retrocesso, ma non dimesso. La squadra di Beretta ha replicato la prestazione del 25 aprile con la Juve. Intensità, linee incollate, Iaquinta libero di galoppare negli spazi. Non solo orgoglio: con i processi sportivi all’orizzonte, vale la pena di battersi per il penultimo posto, che potrebbe venir bene in caso di ripescaggi. Il Novara è 6 punti più in là, ma alla 37ª è in calendario lo scontro diretto con i piemontesi e non si sa mai. Così si spiega il cipiglio di ieri. Pochi istanti ed è arrivato lo 0-1: lancio di Rodriguez a pescare Ceccarelli, tiro dell’esterno e palla in rete complice la deviazione di Nagatomo. Curioso che il pari dell’Inter sia stato confezionato in maniera simile: Obi da fuori senza pretese, ma tocco di Von Bergen a spiazzare Antonioli. In altri tempi avremmo parlato di due autogol, oggi si premiano i tiratori. Il Cesena ha ceduto su un’insistita azione interista: tiro di Milito, parata di Antonioli; tiro di Zarate, muro cesenate; palla a Guarin sulla destra, cross e testata vincente dello stesso Zarate. Un «dai e dai» che sembra il manifesto della Stra-Inter. Crederci, provarci, insistere. E se non sarà Champions, vada per l’Europa League, sempre meglio di niente.