LA GAZZETTA DELLO SPORT. Conte spegne la bufera «Scommesse? Una bufala»

LA GAZZETTA DELLO SPORT. Conte spegne la bufera «Scommesse? Una bufala»

Tirato in ballo per Siena-Sassuolo, il tecnico reagisce e attacca: «Se una non-notizia ha questo risalto è perché c’è un gioco dietro»

(getty images)

Antonio CONTE ha risposto così alle domande sul suo presunto coinvolgimento nel calcioscomemsse «Una bufala. Una non notizia»: così definisce Conte la possibilità che sia stato contattato nel marzo del 2011 dal giornalista barese Antonello Raimondo per conto di Antonio Bellavista a proposito di Siena-Sassuolo. Già la procura di Cremona si era occupata della questione; adesso, dopo un esposto anonimo, anche quella di Bari è interessata a ricostruire la vicenda. Si parla di una telefonata o di un messaggio che potrebbe compromettere la posizione dell’allenatore della Juve almeno per quanto riguarda l’omessa denuncia, con il conseguente rischio di squalifica. Una situazione per certi versi simile a quella di Bonucci e Pepe, che sono finiti sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti non tanto per eventuali taroccamenti di partite quanto per l’omessa denuncia.  «Che poi non ci sarebbe niente e nessuno da difendere  perché si tratta di una bufala. Una non notizia. Non sono deluso, arrabbiato o sorpreso, perché tutto questo fa parte del gioco: un gioco che non condivido. Non esiste nessuna telefonata, nessun sms, ma questo mi fa capire tante cose. Mi chiedete se Siena-Sassuolo fu una partita regolare e io vi rispondo che stiamo parlando del nulla. Adesso io alleno una grande squadra come la Juve che ha fatto la storia del calcio e che è tornata competitiva grazie a un grandissimo lavoro». Conte lascia sottintendere che questo potrebbe anche dare fastidio a qualcuno. Poi il tecnico bianconero sottolinea un altro aspetto: «Questa voce su di me era già uscita otto mesi fa, era perfino finita sui giornali senza generare nulla perché priva di fondamento e credo che ci voglia più rispetto per tutti e anche per chi sta indagando. Se una bufala ha così tanto risalto significa che c’è un gioco dietro. Ma sbaglia di grosso chi pensa che io o la squadra possiamo essere distratti dall’obiettivo di sfilare lo scudetto al Milan. Noi siamo lì, restiamo concentrati e nessuna notizia ci destabilizzerà». Perché l’uomo di campo a quello pensa: al pallone, agli avversari, alla vittoria. E Antonio Conte ha sempre detto di essere un uomo di campo.