GAZZETTA DELLO SPORT. Galliani: «Ibra va preso così com’è»

GAZZETTA DELLO SPORT. Galliani: «Ibra va preso così com’è»

Dopo le offese a una giornalista: «Mi ha chiamato apposta, credo si sia scusato»

(Getty images)

«Com’è bello ascoltare la musica della Champions ed esserci ancora dentro…». Per Adriano Galliani ritrovarsi a San Siro con Platini accanto e un enorme logo Uefa alle spalle significa respirare aria d’Europa. Aria pura, aria buona. Quella melodia è la base perfetta per godersi il Milan nei quarti di coppa. E anche quattro punti sopra la Juve. Una situazione abbastanza gratificante da rendere l’a.d. rossonero impermeabile a eventuali polemiche con la Juve e su Ibrahimovic. «Con la Juve c’è una rivalità sanissima, il calcio vive di rivalità. Quattro punti di vantaggio comunque non sono una barriera invalicabile perché mancano 11 giornate. Diciamo che sono una piccola barriera. Comunque, anche se non è garanzia assoluta di vittoria, noi abbiamo la convinzione di avere la rosa più forte d’Italia. Quando è al completo, ovvio. Un’altra squadra con 11-12 infortunati non sarebbe in cima alla classifica. Abbiamo 31 giocatori ma facciamo fatica ad arrivare a 18». Il 32° molto difficilmente sarà Cristiano Ronaldo: «Berlusconi lo sogna? Era chiaramente una battuta. A livello di sogno rimane. Io comunque non lo sogno tutte le notti…». Galliani scherza, l’umore resta alto anche quando si tocca l’argomento Ibra. Le offese di Zlatan alla giornalista di Sky Vera Spadini («cazzo guardi? Vai a casa a cucinare») al termine di Milan-Lecce hanno fatto il giro del mondo soprattutto sul web e l’a.d. deve usare tutta la sua diplomazia: «Per me sono due amici. So che si sono chiariti. Stamane (ieri mattina, ndr) Ibra mi ha chiamato alle 9. Mi ha fatto piacere perché ha avuto voglia e tempo di farlo, e poi perché dimostra che era sveglio e non dorme, a differenza di qualche suo compagno. Mi ha detto che era felice di aver vinto e non capiva perché la prima domanda della giornalista aveva dovuto essere su altre cose, avvenute o meno. Ibra è così, va preso così, le persone vanno accettate per quello che sono. Se non fosse così non avrebbe fatto quel gol al Lecce. Credo che le scuse di Zlatan siano arrivate, io stesso ho parlato con la Spadini. E’ una piccola cosa, andiamo avanti». Poi scherza: «Ora ho l’occasione giusta per mandarle un bel mazzo di rose rosse».