GAZZETTA DELLO SPORT. Little Italy Storica vittoria degli Usa Euroallarme senza Mario

GAZZETTA DELLO SPORT. Little Italy Storica vittoria degli Usa Euroallarme senza Mario

Speriamo che Balotelli chiami il c.t., senza di lui l’Italia gioca ma non sa come fare gol. E Dempsey fa godere Klinsmann

(Getty images)

 Chiama, Mario, chiama per l’amor di Dio. Telefona al c.t. e giuragli che farai il bravo. A 101 giorni dal debutto nell’Europeo, l’Italia perde la seconda amichevole di fila senza segnare (quarta dell’era Prandelli) e scopre che, senza il talento fisico e tecnico di Balotelli, rischia di ridursi a un gruppo di palleggiatori portoghesi incapace di avvicinare la porta. Non avevamo mai perso con gli Usa. L’amico Klinsmann ha fatto storia a Marassi, che è stata casa sua. I suoi modesti, ma tosti ragazzi, hanno sbancato con un gol di Dempsey. Nessun dramma. Le garanzie dell’ottimo biennio di Prandelli restano. Prevedibile e umano che molti reduci dalla battaglia Milan-Juve e dalle sfide di Champions non aggredissero l’amichevole con rabbia esagerata. Ma qualche preoccupazione affiora e sarà il caso di lavorarci su. A cominciare dalle difficoltà offensive. A Marassi il c.t. qualcosa di buono ha visto: solido l’esordio da titolare di Ogbonna, zeppo di personalità lo spezzone di Borini, promettente l’interpretazione del ruolo di Thiago Motta.  Primo tempo alla camomilla. Quasi un’esercitazione di possesso lento, senza considerare la porta. Pirlo governa sovrano, ma portandola più del solito, come usa nella Juve, mentre la grammatica di Prandelli prevede che la palla salga attraverso fraseggi veloci con gli altri spigoli del rombo. Conforta invece la lettura del ruolo di simil-trequartista da parte di Thiago Motta, che si abbassa per offrire la sponda a Pirlo (intesa naturale) e si inserisce con tempismo. La ripresa comincia con Chiellini al posto di Criscito, con Ogbonna che prolunga il suo buon collaudo sulla fascia sinistra; e con Montolivo che rileva un pallido Nocerino. Ritmo e copione non cambiano. La sorpresa è il gol degli Usa che arriva al 10′, grazie a una sponda di Altidore che Dempsey, buon mestierante di Premier, sfrutta imbucando in diagonale. Non era così che Buffon (113 presenze) voleva festeggiare il sorpasso a Zoff, dopo una settimana tesa. Davanti a Gigi, sull’Olimpo azzurro ora solo Maldini (126) e Cannavaro (136). Prandelli reagisce attrezzando il 4-3-3 con Giovinco largo a sinistra, Matri a destra e Pazzini in mezzo (fuori Motta). Poi dentro anche Borini, De Rossi e Abate per evitare una sconfitta che invece innervosirà l’attesa dell’Europeo. Il Pirata di Trigoria tira tre volte in pochi minuti e trasmette una scossa buona che alza il voltaggio degli azzurri. Ci mettiamo più rabbia, finalmente. Avanziamo, ma gli americani, che fiutano l’impresa storica, tappano ogni buco con una determinazione potente. E alla fine l’impresa storica arriva. Abbiamo fatto felice un amico, l’ex Pantegana Klinsmann. Prandelli scopre l’America e che a 101 giorni dalla Spagna non siamo messi così bene. Anche perché al posto di Bradley ci sarà Xavi.