INTER. Ranieri:” Sapevamo che era una partita difficile, abbiamo trovato un portiere in vena. Ho chiesto che resti Thiago Motta e resterà”

INTER. Ranieri:” Sapevamo che era una partita difficile, abbiamo trovato un portiere in vena. Ho chiesto che resti Thiago Motta e resterà”

Le parole del tecnico nerazzurro dopo la sconfitta di Lecce

(Getty images)

 

Claudio Ranieri è intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta di misura subita a Lecce.

Ecco le sue parole:

 

Avete sottovaluto il Lecce?

No, questo no, abbiamo trovato un portiere in gran vena che, poi, si è gasato sempre di più e noi ci siamo innervositi sempre di più. Sapevamo che loro avrebbero giocato in contropiede e in contropiede, nel momento più bello nostro, c’hanno fatto gol. Nel secondo tempo si sono chiusi ancora di più, hanno serrato tutti gli spazi e non siamo riusciti. Quando ci siamo riusciti, il portiere, il palo, i due gol annullati giustamente. Per cui, sapevamo che questa era una partita difficile.

 

Lo dice già lei che erano due fuorigioco?

Si, lo sappiamo, l’abbiamo già rivisto. Per cui, quando nasce una partita così devi riuscire a restare calmo e, invece, non ci siamo riusciti. Non posso rimproverare nulla ai ragazzi, perché hanno dato veramente tutto. Sapevamo quello che ci aspettava e, purtroppo, non siamo riusciti a venirne a capo.

 

Da dove è nato il cambio di Sneijder?

Ancora non riusciamo a fare bene. Noi con il 4-4-2 riusciamo ad esprimerci bene, senza questo non abbiamo ancora le distanze per pressare, per fare il nostro gioco, per cui, ho preferito cambiare ed avere il 4-4-2.

 

Per Ranieri, Sneijder può giocare solo dietro alle punte?

L’abbiamo detto più volte, Sneijder è un giocatore centrale che, poi, deve essere libero di svariare. Lui è un trequartista, non posso condizionarlo sugli esterni.

 

C’è ancora la speranza di entrare nella lotta per lo scudetto?

Abbiamo detto tempo che fa che la nostra certezza adesso è di guardare aventi. Davanti a noi adesso ci sono tre punti che ci separano dall’Udinese, che è la terza in classifica, per un posto in Champions League e miriamo a quel posto.

 

Se lei dice che Sneijder non può giocare nel 4-4-2, allora vuol dire che dovrà star fuori

No, può giocare nel 4-4-1-1 come abbiamo fatto in altre circostanze. Piano, piano dobbiamo riuscire ad assimilare bene anche il fatto del rombo, perché altrimenti, facendo così, arriviamo sempre tardi a pressare, ad esprimere il nostro gioco, che è fatto di pressing, di ripartenze, cose che c’hanno permesso di scalare notevoli posizioni in classifica. E’ soltanto questione di tempo, ho voluto provare oggi ed ho visto che la squadra non ci si ritrovava e ho preferito ricambiare.

 

C’è una differenza con la Juventus nell’approccio alle gare?

C’è anche la differenza nei punti, per cui, ognuno ha quello che si merita. Noi non abbiamo giocatori come ha la Juventus, come caratteristiche, per questo ho messo il 4-4-2 nel secondo tempo, proprio per rifar ritrovare i ragazzi, perché nel primo tempo con il rombo non riuscivamo a pressare come sappiamo.

 

Cosa è successo fra Pazzini e Sneijder?

Ma, no, quando si vuol vincere ci può stare il dammela, non darmela, mettimela meglio, tutte queste cose qui. Insomma, chi gioca a calcio le sa, sono cose che ci sono normalmente. Adesso viene il bello e il difficile, perché devo inserire in questo complesso Forlan e Sneijder, che sono quei giocatori che ci possono far fare il salto di qualità. Ma non è che cambi, metti due giocatori con caratteristiche differenti e la macchina funziona lo stesso, ha bisogno di un periodo di adattamento. Non vorrei metterci troppo a lungo, che questa macchina funzioni come ha funzionato fino adesso, magari con ragazzi che hanno fatto tantissimo. Sappiamo che il campionato è lungo e nel momento importante e decisivo ci devono stare i campioni.

 

Si aspetta un colto in entrata da parte della sua società, o se l’ha chiesto?

Aspettiamo. Ho chiesto che resti Thiago Motta e resterà. Per cui, non vedo altre cose.

 

Ha detto aspettiamo

No, aspettate anche voi, perché sono due giorni, lunedì e martedì,