GAZZETTA DELLO SPORT. Ranieri: «E contro il Milan anche Sneijder e Forlan»

(Getty images)

Ranieri allunga le feste e si concede altri cinque cin cin con Milito, Thiago Motta, Pazzini e Faraoni. Da quando è diventato allenatore, ed è passato ormai un quarto di secolo, il panettone non gli è mai stato troppo indigesto, soprattutto in Italia, dove ha perso soltanto due partite di inizio anno (solare). L’ultima volta nel 1995, 0-1 sul campo (ghiacciato) del Torino, quando allenava la Fiorentina e nel dopo-partita tenne banco la polemica sulla scelta, sbagliata, delle scarpe.
Di corsa Quinta vittoria consecutiva, la settima in otto partite. Cifre pesanti, e Ranieri non si nasconde: «I numeri servono a capire determinate cose — dice —. Adesso ci fanno piacere, ma prima erano impietosi. Facevamo pochi gol e ne incassavamo tanti. Con il lavoro abbiamo invertito la rotta. Si vede che ragazzi non sono finiti. Se potremo fare bene o benissimo lo dirà il campionato». Cinque gol in un colpo solo, ma anche il gioco, stavolta. «Si è vista l’Inter più bella della mia gestione. Era importante l’approccio nel primo tempo, perché il Parma è una squadra che parte a mille all’ora e ha tre attaccanti rapidi, capaci di spaccare le difese. Invece, siamo stati molto attenti e il primo tempo è stato super». Cinque vittorie di fila, come Mou nell’anno del Triplete. «A me fanno più piacere i 15 punti. Il Triplete è storia, non conta più». Il Triplete no, ma lo scudetto è ancora affare dell’Inter? «Non dico più nulla, dobbiamo fare il massimo e a maggio vedremo. Davanti abbiamo squadre che corrono e dobbiamo volare per prenderle».