GENOA. Pewziosi racconta l’esonero di Malesani: “Era ora di cambiare”

(Getty images)

L’ultima giornata di serie A prima della sosta natalizia ha portato all’esonero di un nuovo allenatore, Alberto Malesani, che dalla scorsa estate aveva accettato di guidare dopo l’esperienza al Bologna il Genoa, una formazione certamente ambiziosa grazie alla presenza di diversi giovani da poter far crescere e dotati di talento in rosa, ma la pesante sconfitta subita al San Paolo mercoledì scorso con ben sei gol subiti ha fatto definitivamente cambiare idea al presidente Preziosi che ha preferito così puntare su Pasquale Marino. A distanza di qualche ora da quella decisione il patron rossoblù ha così deciso di rivelare i motivi che lo hanno portato a togliere incarico a Malesani, anche se si tratta di una decisione che stava ormai meditando da qualche tempo: Dopo un risultato come quello di Napoli non si poteva andare avanti. Ho visto la partita fino al 3-0, ho preso la decisione di cambiare in macchina, mentre ascoltavo via radio le partite”.

E’ stato proprio un risultato così largo a rendere inevitabile per il presidente il cambio in panchina visto che già dopo una ventina di minuti la squadra era sotto di tre gol: “Non mi era mai successo nulla di simile da quando sono nel calcio, poteva finire 8-0 o 9-1”. Quando il feeling tra le due parti, presidente e allenatore, comincia a mancare quindi una scelta di questo tipo diventa inevitabile, anche se c’è un po’ di dispiacere perchè un allenatore come Malesani ha sempre dato il meglio in tutte le avventure che ha affrontato: Non sono arrabbiato, c’è molta amarezza. Mi dispiace ma non si poteva andare avanti così. Penso di aver fatto di tutto per dare un supporto a Malesani ma ho avuto perplessità fin dall’inizio. Ho difeso la scelta fatta dalla mia famiglia e dai miei collaboratori ma avanti così non si poteva andare avanti. Così ho deciso di cambiare. E la scelta di Marino è dovuta anche alla rosa di giocatori che abbiamo. Una scelta fatta in base a un’esperienza nel calcio lunga 22 anni”. Ora quindi la testa è già rivolta al mercato per dare al nuovo tecnico una squadra competitiva: “Prenderò un buonissimo attaccante. La punta la prendiamo, così come l’avrei presa per Malesani. Amauri? Sì, Marino lo ha avuto a Parma e con lui ha fatto bene”

Ilaria Macchi