PREMIER. Fenomeni, gol, papere: lo United vince lo show

PREMIER. Fenomeni, gol, papere: lo United vince lo show

A Manchester sfida senza tregua e piena di colpi di scena Ferguson esulta ma per il trono inglese c’è anche il Chelsea

(getty images)

Certe partite sono avventure infinite, romanzi di cappa e spada che contengono colpi di scena a ogni pagina e lasciano la gente in tribuna esausta come se avesse corso al fianco di Rooney. Alla prima svolta della Premier lo United batte il Chelsea e stacca il City, ripreso dal Fulham dopo che Aguero l’aveva portato sul 2-0, ma chi pensa che quest’anno la corsa al titolo sarà un derby di Manchester sappia che il Chelsea è vivo e lotterà assieme a loro. Il 3-0 del primo tempo, infatti, non è altro che un 1-1 andato a male per colpa di Ramires – errore grossolano su assist di Torres – e merito di Nani, che tira il famoso scaldabagno nel sette estraendo dal nulla un portentoso raddoppio. Il facile tris allo scadere di Rooney, fortunosamente liberato da un rimpallo, finisce di inchiodare la bara del Chelsea (la prima martellata l’aveva data Smalling di testa, in leggero fuorigioco).
Che errori – Il fatto che il morbido colpo sotto col quale Fernando riapre il match risulti alla fine l’ultima rete del pomeriggio va iscritto alla voce realtà romanzesca, perché da lì in poi la produzione di palle-gol assume dimensioni quasi grottesche, come grotteschi senza il quasi sono gli errori affastellati da Rooney (scivolata sul rigore, che finisce fuori, e girata corta sul palo), Torres (a lato da tre passi, e la porta è vuota: fra le dieci sciocchezze della storia del calcio) e Berbatov (come Torres, ma si fa ribattere il tiro da Cole).
Che gioco – La sagra di porcate sotto porta, però, è resa possibile dall’imponente cifra di gioco messa assieme dalle due squadre, che si affrontano senza alcuna concessione al difensivismo; cosi conclude La Gazzetta dello Sport.