ROMA. Panucci: “La maglietta di Totti? Una provocazione premeditata”

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Christian Panucci è intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24 per parlare della particolare situazione che sta vivendo alla Roma il suo ex compagno di squadra Francesco Totti e per dire la sua sull’arrivo di Alberto Aquilani al Milan. Queste le dichiarazioni integrali rilasciate dal commentatore ed opinionista dell’emittente satellitare: “Non so cosa volesse significare la maglietta di Totti. E’ chiaro che una maglietta del genere alimenta voci e tantissimi discorsi soprattutto nella capitale. Credo che da quando è arrivato Sabatini e Baldini si è parlato di cultura del lavoro e di cambiare boa. La strada che ha percorso la società è questa, conoscendo Francesco non penso proprio che abbia voglia di smettere di giocare. A lui piace alimentare cose del genere e lo ha fatto di proposito ad indossarla proprio il giorno dopo l’esclusione. Luis Enrique può riuscire dove ha fallito Ranieri? Quando hanno sfiorato lo scudetto nessuno ha detto niente perché l’allenatore aveva sempre ragione. E’ ovvio che quando non vinci ci sta che si alimenti subito la polemica. Per come sono abituato io, è giusto che si parta con la cultura del lavoro, altrimenti non si arriva da nessuna parte. Sotto questo punto di vista è anche uno stimolo per Totti. Alla fine farà le sue partite perché è un grande campione, un grande giocatore, ama la Roma ed è un trascinatore. E’ giusto che Luis Enrique voglia far crescere il gruppo, ha messo dentro giovani ed escluso Borriello. Totti è talmente forte ed importante che il suo spazio lo troverà. Pirlo alla Juve e Aquilani al Milan? Onestamente credo che l’affare l’abbia fatto la Juventus, perché ha preso un giocatore che è sempre stato fondamentale. Solo in questa stagione ha perso il posto perché l’arrivo di Ibrahimovic chiedeva un giocatore in più di sostanza. Aquilani ha una classe immensa e prospettive incredibili ma non ha ancora trovato una sua continuità. Per Aquilani l’ambiente Milan è quello migliore per crescere. Gli auguro che possa trovare la continuità che gli è mancata finora”.