INTER LEONARDO: “Rimandatemi in Brasile, non posso sentire che siamo stati inferiori”

INTER LEONARDO – Prima conferenza ‘agitata’ per Leonardo da quando siede sulla panchina dell’Inter. Il tecnico nerazzurro risponde per le rime a chi afferma di aver visto una brutta Inter a Torino: “Abbiamo anche sbagliato tanto, ma nella ripresa abbiamo stradominato creando più palle gol e con due contropiedi subiti. Io non ce la faccio a sentire i vostri drammi. Rimandatemi in Brasile, non ne posso più di questi pianti. Dire che siamo stati inferiori, morti e la squadra non ce la fa, non posso neanche sentirlo”.

Leonardo difende Eto’o, stranamente impreciso sotto porta: “Ci vuole coraggio a criticare Eto’o. Lui ha fatto 27 gol, può capitare anche un secondo in cui non trovi lo spazio o il colpo giusto, parlare di problema Eto’o non esiste, lui sta benissimo ed è un giocatore esperto, figuratevi se si abbatte per una cosa del genere. Mi sembra quasi che anche a questo proposito si cerca di attaccare l’Inter, quasi come se si aspettasse che perdessimo una partita”.

Domani c’è la Fiorentina, squadra in netta ripresa dopo la vittoria di Palermo: “Per quanto riguarda i viola, affrontiamo sempre le squadre nel loro momento migliore, è il destino dei grandi. La Fiorentina è in forma, lo sappiamo. Sul presidente che ha detto di crdere allo scudetto è ovvio, ma io non riesco neanche a fare tutti questi conti. Quale squadra oggi può dire: ‘Ho già vinto’? Una settimana fa c’era la grande Inter che faceva spettacolo, ora la squadra è logora, mille problemi, è esagerato. Io ho la mia idea di calcio, non entro in queste cose qui. Voglio un bel calcio, io punto ad un’Inter che giochi bene. L’Inter è la migliore squadra del mondo, non dimenticatevelo, non c’è niente da piangere: dopo il Barcellona giochiamo un grande calcio, io penso ad un calcio offensivo, siamo sul tetto del mondo e non scordatevelo. Non c’è niente da piangere, non riesco neanche a pensare ad un’idea di calcio così malata. O mi prendete così, o mi lasciate. L’Italia è la culla della tattica, però l’amore per il calcio nasce dal gol. Io cerco il bello da allenatore, il bel gioco, poi se non ci riesco mi ammazzeranno”.

Sull’addio al calcio di Ronaldo: “Anche secondo me è il più grande centravanti della storia del calcio. Ora Messi sta raggiungendo grandi livelli, ma dopo Maradona e Pelè che lasciamo nel loro Olimpo, per me c’è Ronie. Ho seguito la sua conferenza, è stato quasi come perdere un patrimonio. Io lo conosco, dunque sapevo già di qualcosa che stava succedendo, ma rimarrà tra i top”.