Gli aggiornamenti del caos di Catania, il comunicato della Ternana

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NOTIZIE SERIE B – Non si preannunceranno giornate tranquille in quel di Catania. Nella nottata appena trascorsa la polizia ha arrestato l’ex presidente dei rossoazzurri Antonino Pulvirenti e posto agli arresti domiciliari il nuovo numero uno Pablo Cosentino ed il direttore sportivo Daniele Delli Carri. L’accusa è di aver comprato le partite per ottenere la salvezza nella serie cadetta.

Questi i fatti emersi nella conferenza stampa delle 11.00:

LE PARTITE ‘COMPRATE’
Varese – Catania 0-3 (2 Aprile 2015)
Catania – Trapani 4-1 (11 Aprile 2015)
Latina – Catania 1-2 (19 Aprile 2015)
Catania – Ternana 2-0 (24 Aprile 2015)
Catania – Livorno 1-1 2 (Maggio 2015)
si lavora su
Catania Avellino 1-0 (29 Marzo 2015)

ALTRE PERSONE INDAGATE PER QUESTO GIRO DI PARTITE SOSPETTE
Pietro Lo Monaco (presidente Messina Calcio)
Fabrizio Ferrigno (Direttore Sportivo Messina Calcio)
Alessandro Failla (Amministratore Delegato del Messina Calcio)
Alessandro Bernardini (giocatore del Livorno)
Riccardo Fiamozzi (giocatore del Varese)
Luca Pagliarulo (giocatore del Trapani)
Antonino Daì (giocatore del Trapani)
Matteo Bruscagini (giocatore del Latina)

AGGIORNAMENTO 26 GIUGNO 2015 

Ore 15.10 – Il comunicato del Bari, squadra che nelle ultime ore sembrerebbe coinvolta nel caso: “La FC Bari 1908 Spa comunica che, in merito alle notizie pubblicate in data odierna, su uno fra i più importanti quotidiani sportivi nazionali, con le quali si adombrerebbero «dubbi su …Bari», forte della assoluta estraneità a qualsivoglia ombra sul proprio operato, ha già dato mandato ai propri legali di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica competente per territorio, affinché possa esser accertata l’assenza di qualsiasi coinvolgimento della FC Bari 1908 nelle vicende oggetto di indagine. A tal proposito invita tutti gli organi di informazione impegnati nel meritevole diritto-dovere di informazione, ad operare i necessari distinguo fra i soggetti, le società e le città eventualmente nominate nelle conversazioni intercettate. Trattasi di aspetto a cui la FC Bari 1908 tiene in modo particolare, al punto da aver già da tempo avviato la predisposizione di un rigoroso codice etico ai sensi della l.231 e ad aver realizzato, per prima, fra le società della Lega di Serie B, giornate di studio sulle problematiche ed i rischi connessi alle attività di betting, con la collaborazione della società «Sport Radar», organismo di monitoraggio e prevenzione nel campo delle scommesse, riconosciuto dalla Uefa. Si ribadisce quindi la assoluta trasparenza del progetto di questa nuova società, ancor più sensibile a tali aspetti, anche perché operante in un contesto già gravemente ferito da questo genere di comportamenti che nel passato hanno, oltre misura, tradito ed oltraggiato la genuina passione di una tifoseria meritevole di ben altre iniziative. Non si dimentichi, infatti, che il cuore di questo meraviglioso gioco è rappresentato dalla passione dei tifosi che possono essere solo allontanati da queste tristi e miserevoli vicende. Pertanto si auspica che la giustizia ordinaria e sportiva possa procedere ad una rapida e rigorosa verifica degli accaduti, sanzionando tempestivamente, con le forme più adeguate, qualsiasi ipotesi di frode sportiva, sì da restituire il prima possibile, piena credibilità e trasparenza all’intero sistema calcio”.

AGGIORNAMENTI 24 GIUGNO 2015

Ore 12.30 – Agenti della Digos di Catania hanno sequestrato 100mila euro in contanti nell’ambito dell’inchiesta sulla compravendita di partite del Calcio Catania che ieri ha portato all’arresto di 7 persone, tra le quali il presidente del club, Antonino Pulvirenti. La somma era nella disponibilità di uno degli arrestati ritenuto il finanziatore del massimo dirigente della società calcistica etnea. L’ingente somma di denaro era nascosta in diversi punti del controsoffitto dell’abitazione dell’arrestato. La polizia ha anche scoperto un localizzatore di microspie a radiofrequenze. (Andkronos)

Ore 20.08 – Il comunicato della Ternana: “In merito alle notizie di stampa in cui si ipotizza un coinvolgimento di tesserati della Ternana Calcio S.p.A. nell’asserita alterazione del risultato della partita Catania-Ternana del 24 aprile 2015, la Società ha avviato immediatamente una indagine interna per la verifica del rispetto del Modello Organizzativo ai sensi del Decreto Legislativo 231 dell’8 giugno 2001.
Dalle prime risultanze e dalla disamina degli atti giudiziari pubblicati sulla stampa emerge l’assoluta correttezza dell’operato della Società.
La Ternana Calcio S.p.A. – nel mettersi a completa disposizione dell’autorità giudiziaria – è fiduciosa che l’attività di indagine porti a far emergere la totale estraneità dei tesserati della Società”.

NOTIZIE 23 GIUGNO 2015

Aggiornamento ore 12.30 – Le indagini su alcune partite del campionato di Serie B che sarebbero state comprate sono state avviate all’indomani della sconfitta del Catania con la Virtus Entella per 2-0 del marzo scorso. Un risultato che fece sprofondare la squadra etnea in zona retrocessione. L’operazione, denominata «I treni del gol», ha preso spunto da intercettazioni telefoniche tra gli indagati che utilizzavano sempre lo stesso modus operandi parlando in codice. I «treni in arrivo» erano i giocatori da avvicinare; gli «orari di arrivo» le maglie che i calciatore avrebbero indossato in campo, così come gli investigatori hanno accertato per la partita contro il Varese. I giocatori corrotti avrebbero ricevuto in media 10 mila euro ciascuno. Nell’inchiesta sono indagate complessivamente 19 persone. (Ansa)

Aggiornamento ore 12.40 – «Estraneo» alle accuse contestate e «certo di potere dimostrare la totale estraneità ai fatti». È la posizione del presidente del Catania, Antonino Puvirenti, che attraverso il suo avvocato, il professore Giovanni Grasso, esprime «massima fiducia nella magistratura». «Abbiamo la massima fiducia nella magistratura catanese – afferma l’avvocato del presidente Pulvirenti, il professore Giovanni Grasso – il presidente è certo di poter dimostrare la sua totale estraneità ai fatti. Il presidente – annuncia il legale – intende prendere delle decisioni immediate sul suo ruolo nella Società Calcio Catania spa, al fine di potersi difendere con la massima serenità e di salvaguardare gli interessi della società sportiva». (Ansa)

Aggiornamento ore 13.10 – «L’inchiesta nasce dal fatto che il presidente del Catania Calcio Pulvirenti era pressato dai tifosi e temeva anche per la sua incolumità; per questo motivo si è rivolto alla Procura». Lo ha detto il procuratore della Repubblica a Catania Giovanni Salvi in merito all’operazione ‘I treni del gol’ su alcune partite del campionato di calcio di Serie B che sarebbero state truccate. (Ansa)

Aggiornamento ore 15.17 – Il Genoa attraverso una nota ufficiale precisa che: “Piero Di Luzio non ha mai lavorato in passato come tesserato del Genoa. C’è stato solo un breve rapporto di collaborazione con Di Luzio era intercorso dal 24 luglio al 3 ottobre 2013”.

Aggiornamento ore 16.35 – La nota ufficiale del Trapani sull’inchiesta “I treni del gol” che vede coinvolta anche la squadra siciliana: “Apprendiamo con stupore dell’indagine svolta dalla Procura di Catania che vede coinvolti anche alcuni nostri tesserati. Fiduciosi e rispettosi del lavoro svolto dalla Magistratura confidiamo che la vicenda possa risolversi nel più breve tempo possibile“.

Aggiornamento ore 16.56 – Il direttore generale del Varese (squadra coinvolta in una delle partite ndr), Giuseppe D’Aniello, si difende: “Prima di quella partita, sulla scorta della segnalazione di Federbet e della nostra autodenuncia alla Procura federale, radunammo calciatori e staff invitandoli ad avere un comportamento idoneo. La nostra autodenuncia è una tutela, non un accusa nei confronti dei nostri tesserati, per i quali metterei la mano sul fuoco. Lo scopo era di non avere conseguenze, dunque escludo un coinvolgimento oggettivo della società. Prima e dopo la partita hanno interrogato giocatori, allenatore, team manager e anche me ma ritengo che la società abbia adottato tutte le misure sufficienti. Se ce ne sarà bisogno, ci difenderemo con l’avvocato Cesare De Cintio”.

Aggiornamento ore 17.27 – Attraverso la sua pagina di Facebook il difensore del Trapani, coinvolto nell’inchiesta “I treni del gol”, Antonino Daì si dichiara estraneo alla vicenda: “Ogni sabato aspettavo pazientemente il mio turno per giocare e vestire la maglia granata, che amo. È incredibile che qualcuno mi accusi di aver fatto qualcosa che danneggi la mia squadra, la mia società e i miei tifosi. Facciano tutto quello che vogliono: scavino nei miei conti, mi controllino, mi perquisiscano. Troveranno solo la trasparente verità della mia vita da “operaio” del pallone, innamorato della squadra per cui gioca”.

Aggiornamento ore 18.08 – Il presidente dell’Avellino, Walter Taccone, commenta così la vicenda di Catania che vede coinvolti anche gli irpini: “L’Avellino dominò quella partita. La sconfitta arrivò perché l’arbitro mise in scena una direzione di gara imbarazzante. Per questo sarebbe preferibile visionare in maniera più accurata l’operato degli arbitri, da parte degli organi competenti. Il sistema arbitrale italiano è di basso livello. L’Avellino è una società che ha sempre rispettato il calcio e la sua gente. I nostri calciatori non sono implicati, a partire da Pisacane che in passato si è già reso protagonista in positivo. L’Avellino è sereno, anzi serenissimo”.

(CONTINUA)