Proseguono le vacanze per i giocatori dopo la lunghissima stagione, ma ovviamente il calciomercato non si ferma mai e le trattative impazzano
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Con l’inizio di luglio è ufficialmente partita la nuova stagione calcistica. I giocatori sono ancora tutti in vacanza dopo un anno lunghissimo, incominciato ai primi di agosto e terminato quasi a metà giugno. Ma se i protagonisti in campo si stanno godendo il relax, questo non si può dire per dirigenti e procuratori che stanno affrontando i giorni caldissimi del calciomercato, con le trattative che impazzano.
L’Inter vuole Lukaku: offerta al Chelsea, ma c’è molta distanza
Una delle squadre più attive tra mercato in entrata e in uscita è sicuramente l’Inter. I vicecampioni d’Europa stanno cercando di alleggerire i costi e mutare un po’ pelle. Già parecchi, infatti, sono stati gli addii: oltre a quello già noto di Skriniar, si sono aggiunti quelli di Dzeko, D’Ambrosio e Gagliardini (tutti in scadenza di contratto) e nelle scorse ore si è definito anche il passaggio di Brozovic all’Al Nassr per 18 milioni di euro. Qualche altro pezzo dello scacchiere di Inzaghi potrebbe lasciare, ma intanto Marotta e Ausilio sono al lavoro per rimpiazzare le partenze. Definito l’arrivo di Marcus Thuram a parametro zero, la società nerazzurra è al lavoro per chiudere un centrocampista (Frattesi rimane il primo della lista) e soprattutto per riavere a disposizione Romelu Lukaku.
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Il belga è tornato al Chelsea dopo la scadenza del prestito annuale, ma la sua volontà è quella di rientrare a Milano il prima possibile. Il giocatore, infatti, è stato uno dei pochi a rifiutare le offerte mostruose arrivate dall’Arabia proprio per proseguire la sua avventura in nerazzurro. Con il giocatore ormai certo della sua scelta, serve convincere il Chelsea, che vorrebbe vendere a titolo definitivo il classe 1993 per circa 40 milioni. Nei prossimi giorni l’Inter formalizzerà la prima offerta: prestito oneroso di 5 milioni con obbligo di riscatto per un totale di 30 milioni, possibilmente pagabili in più esercizi. Insomma, la distanza è ancora tanta ed è probabile che serviranno alcune settimane per trovare un eventuale accordo che al momento è lontano dalla chiusura.
