Chi sarà il nuovo numero 1 dopo Wimbledon? Tutte le combinazioni

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Mattia
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Il successo nell’Atp 500 del Queen’s ha riportato Carlos Alcaraz in testa al ranking, superando nuovamente Novak Djokovic

Numero 1 dopo Wimbledon Alcaraz Medvedev Djokovic
Carlos Alcaraz (Facebook)

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L’attesa si fa sempre più incandescente. Lunedì prossimo, 3 luglio, inizierà il torneo più atteso e prestigioso dell’anno: Wimbledon. Il terzo slam della stagione è sicuramente l’appuntamento più aspettato dell’anno con gli occhi degli appassionati che saranno tutti puntati sui campi in erba dell‘All England Club. Uno, ovviamente, l’uomo da battere: Novak Djokovic che vorrà conquistare il suo ottavo trofeo a Londra.

Alcaraz, Djokovic o Medvedev: chi sarà il nuovo numero 1 dopo Wimbledon?

Daniil Medvedev (Instagram)

Il serbo sarà però estremamente centrato: avendo già vinto Australian Open e Roland Garros è in piena corsa per il raggiungimento del Grande Slam, l’unica cosa che gli manca nella sua straordinaria carriera oltre all’oro olimpico. Nole arriverà a Londra da numero 2 del mondo: è stato infatti superato da Carlos Alcaraz che ha vinto il 500 del Queen’s, aggiudicandosi il primo titolo su erba della sua carriera. Ma chi sarà il nuovo re del tennis dopo l’appuntamento più prestigioso dell’anno? Andiamo a vedere tutte le combinazioni.

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Ad ora lo spagnolo e il serbo sono divisi da 80 punti in classifica. Il 23 volte campione slam, vincitore dell’ultima edizione, non avrà punti da difendere: nel 2022, infatti, non furono assegnati punti per l’assenza dei giocatori russi e bielorussi. Per questo la corsa al numero 1 è apertissima. Di fatto chi raggiungerà il risultato migliore tra i due guarderà tutti gli altri giocatori dall’alto al basso nel ranking. C’è però un terzo incomodo che potrebbe inserirsi: Daniil Medvedev. Il russo, che ora occupa la terza posizione, potrebbe scavalcare entrambi i rivali vincendo il torneo e sperando che sia Alcaraz che Djokovic non vadano oltre i quarti di finale. Ipotesi difficilmente realizzabile, ma il vincitore degli Internazionali di Roma deve crederci.

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