Il presidente dell’Atalanta Antonio Percassi continua a ripetere che vuole blindare l’allenatore Gian Piero Gasperini. “Con noi a vita” ha detto anche in questi giorni, consapevole del fatto che Gasp, dopo la stagione dei record con la Dea, è diventato oggetto dei desideri delle big della Serie A.
Milan e Roma i nomi che si sono fatti con più insistenza, il diretto interessato ha chiarito che non parla di futuro fino al termine della stagione, con un quarto posto Champions ancora da centrare e una finale di Coppa Italia da giocare il 15 Maggio contro la Lazio.
Ma la novità delle ultime ore riguarda il passato che torna di attualità. Tra i tanti nomi che si sono fatti in ottica Juventus quello di Gasperini è stato il più defilato, e non è un caso. Perché l’ordine di scuderia Juve è che la questione allenatore va gestita con un profilo basso. Intanto nell’attesa dell’incontro tra Agnelli e Allegri con Antonio Conte ormai sfumato, salgono proprio le quotazioni del Gasp.
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Un uomo Juve, nei modi, nel concetto di calcio, nella personalità, non una figura ingombrante come da diktat del presidente. E poi il passato del tecnico di Grugliasco, provincia di Torino, dal 1994 al 2003 nelle giovanili fino alla primavera bianconera. Quel percorso da allenatore iniziato proprio con la Vecchia Signora, dopo anni in giro a maturare fino all’esaltazione con i bergamaschi.
Il fallimento all’Inter, non per colpe tutte sue, è ormai un lontano ricordo, Gasperini ha dimostrato con i fatti in giro per la Serie A che il suo calcio è efficace, fa divertire il pubblico ed è pronto per una grande piazza. Alla Juventus poi avrebbe la protezione della società che fa la differenza, rilancio dei giovani, nuovi stimoli per i senatori e la gestione dei grandi campioni. Lui di contro non ha mai nascosto che i colori bianconeri gli sono rimasti nel cuore, anche in passato sorridendo ha sempre detto “Vedremo…”, forse il tempo di vedere potrebbe essere arrivato. Sarebbe la grande sorpresa che in pochi si aspettavano.
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