Milan, Gattuso: “Ritiro? Ho deciso io. Buttato via il quarto posto, ma non è finita”

Gennaro Gattuso Milan Cagliari
Le parole di Gennaro Gattuso

Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di MilanBologna. I rossoneri, in ritiro da cinque giorni, non possono più fallire. Ecco tutte le parole del tecnico milanista.

CALDARA – “Prima di iniziare, oggi è il compleanno di Mattia Caldara: volevamo fagli tanti auguri a nome della squadra, dello staff e della società. Lo aspettiamo a braccia aperte, perché è un ragazzo che merita tanto. E’ un momento sfortunato, ma noi lo aspettiamo”. 

RITIRO – “Ci siamo allenati bene. Questa settimana ho sentito tante inesattezze, tipo la questione del ritiro. La decisione è mia e la società mi ha appoggiato. Il gruppo si è allenato bene, ho visto una squadra incazzosa e domani dobbiamo dimostrarlo sul campo. So che 5-6 giorni di ritiro non sono il massimo, e che non sempre escono cose positivo, ma è il momento di assumersi le proprie responsabilità”. 

BOLOGNA – “E’ una squadra che sta bene, che viaggia forte da quando è arrivato Sinisa. Ha velocità, hanno cambiato modo di giocare e stanno bene. Domani possiamo giocare anche con la squadra più forte al mondo, ma abbiamo il dovere di imporci con una gara gagliarda e dimostrare che siamo vivi”. 

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FUTURO – “Oggi il mio obiettivo è andare in Champions League: ho due anni di contratto. La parola dimissione non fa parte del mio modo di essere, il mio obiettivo è la Champions League e poi per il resto non conta nulla”. 

RESA – “Io sono stato uno dei primi giocatori a lasciare casa a 17 anni. Ho sempre lottato. E il giorno in cui non ci riuscirò più, me ne starò a casa con i miei figli. Sono triste perché in questo momento non riusciamo a ottenere i risultati. Le responsabilità più grandi sono mie in quanto allenatore, ma basta parlare di tecnico spento, molle o quant’altro ancora: tutte sciocchezze”. 

DISCOTECA – “Non mi interessa nulla. Se ci sono delle giornate in cui possono uscire e nel frattempo si allenano bene, non mi interessa. Non sono un carabiniere. L’importante è che si allenino bene. Ero uno che usciva poco all’epoca, ma quando lo facevo mi divertivo e nessuno mi diceva niente. C’è sempre stato che i giocatori uscissero per divertirsi. Se qualche giocatore ha fatto qualche serata, per me non c’è problema. Quel che conta è che si lavori bene”. 

QUARTO POSTO – “Penso a quello che abbiamo buttato via. Ma c’è ancora tempo e dobbiamo crederci. Dobbiamo provare a riprenderci quella posizione, so che è difficile ma dobbiamo provarci. Dovremo essere battaglieri. Poi c’è grande rammarico, perché siamo stati a lungo lì ma non siamo bravi a gestire il tutto. Ora bisogna avere forza e preparare la gara di domani con grande forza”. 

ROMAGNOLI – “Gli ho parlato a fine partita e l’altro giorno. Ha chiesto anche scusa ai ragazzi per il gesto fatto all’arbitro, ma questo è un percorso che deve fare anche lui essendo un capitano giovane. E’ migliorato tanto e su quest’aspetto può farlo ancora molto: ha chiesto scusa a me e a tutti, il giorno dopo ne abbiamo parlato nel mio ufficio”.

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