Juventus, Allegri: “Il futuro lo programmerò con Agnelli. Champions? Bella e bastarda. Icardi meglio se non gioca”.

Massimiliano Allegri Juventus vigilia Inter

Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri alla vigilia della sfida contro l’Inter, in programma domani sera a San Siro e valida per la quintultima giornata di campionato. 

Conquistato matematicamente lo scudetto, tra i bianconeri tiene banco il futuro di Massimiliano Allegri. La squadra di Spalletti, +5 da Milan e Atalanta, cerca punti per consolidare il terzo posto.

Sulla gara di domani: “E’ sempre Juve-Inter. Sarà una partita bellissima e dovremo fare risultato, perché da qui alla fine abbiamo l’obiettivo di continuare a fare punti e ci sono  partite stimolanti”.

Su Chiellini: “Giorgio domani rientra e gioca. Bentancur invece ha un affaticamento muscolare. Gli altri stanno bene e sono pronti per fare una bella partita”.

Sulla prossima stagione: “A fine anno dovremo programmare per continuare a crescere, analizzando la stagione per ripartire nel migliore dei modi e creare i presupposti per un’altra annata vincente”.

Sui possibili esperimenti: “Non domani. Bernardeschi da mezz’ala vorrei capire se potrebbe farlo in futuro, perché deve raggiungere un certo tipo di equilibrio mentale. Anche Cancelo vorrei provarlo da mezz’ala. Can da terzo centrale ha già giocato, Cuadrado sempre mezz’ala. C’è da capire bene queste cose, non ci sono molti esperimenti da fare”.

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Su Icardi: “Mauro è un giocatore straordinario. Se ci sarà bisognerà essere bravi a non concedergli niente. Meglio se non gioca“.

Su incontro con Agnelli e su quale sarà la cosa per cui continuare insieme: “Quello che ci ha spinto tutti gli anni. Innanzitutto a programmare per creare obiettivi nuovi per il livello di crescita della squadra, per essere competitivi come tutti gli anni dobbiamo essere. Analizzare quello che è andato bene e ciò che è andato male, per partire nel migliore dei modi e creare i presupposti che l’annata futura sia vincente“.

Su Marotta avversario: “Domani avrò il piacere di incontrarlo di nuovo. Con lui ho passato quattro anni importanti, bellissimi. Con lui, Paratici, il presidente e Nedved abbiamo fatto un ottimo lavoro di crescita della società e questo credo sia un gran risultato. Siamo professionisti, le strade possono dividersi, ma questo non toglie quanto di buono fatto all’interno della società”.

Motivi dell’eliminazione dalla Champions: “E’ difficile dire, col senno di poi non si va da nessuna parte, la Champions è una competizione talmente bella quanto ‘bastarda’, arrivi a quel momento non nelle migliori condizioni e la paghi. Abbiamo fatto bene fino alla sosta, poi abbiamo avuto tanti infortunati. Abbiamo  vinto la Supercoppa ma è stato un rincorrere questi infortuni. Già con l’Atletico abbiamo fatto una partita fuori dall’ordinario, dopo abbiamo avuto altre defezioni. Questa stagione non è stata facile, se non spingevamo sull’acceleratore in campionato rischiavamo anche li”.

Su Douglas Costa: “Ha giocato le prime quattro partite e poi non ha più giocato. E’ un giocatore importante, soprattutto da Champions, ma è stato sempre infortunato. Non so neppure se è biondo o moro, non l’ho più visto”.

Richieste ad Agnelli: “Non ci sono cose da cui non si può prescindere, quando si programma il futuro si parla e c’è un confronto da cui venirne fuori migliori. Bisognerà preparare una stagione che sarà ancora difficile. Cercare di rivincere il campionato, la Champions, bisognerà programmare lucidamente. Tutto si azzera all’inizio della nuova stagione. Bisogna lavorare, correre, allenarsi e vincere. Quello che è stato fatto rimane, il resto sono chiacchiere”.

Dopo il turn over estremo contro la Spal, teme di essere sotto osservazione: “No, assolutamente. A Ferrara abbiamo fatto una buona partita, domani è sempre Juve-Inter. Giochiamo davanti a 70.000 spettatori, dobbiamo fare il meglio possibile cercare di venire via con un risultato importante. Non è che dobbiamo andare in giro a fare figuracce, siamo la Juventus, vogliamo fare altri punti e abbiamo altre partite che ci stimolano”.

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