Inter, Spalletti: “Non era fallo di mano, noi condizionati dagli episodi”

Spalletti Inter
L’Inter pareggia in casa della Fiorentina

L’Inter pareggia in casa della Fiorentina con un pirotecnico 3-3. Nerazzurri in gol con Vecino, Politano e Perisic su rigore. Terzo posto in bilico.

L’Inter pareggia a Firenze una partita maschia, ricca di episodi, che sembra mettersi nel peggiore dei modi per poi decollare in corso d’opera. Infatti, in avvio, colpiscono i Viola con Simeone. Trova il pareggio Vecino poco dopo. Successivamente, Politano ribalta il risultato con un gol da fuori area. Sul 2-1 per i nerazzurri, viene fischiato un rigore per fallo di mano: dal dischetto va Perisic e mette in cassaforte la gara. 3-1 e partita che sembra chiusa, tuttavia Muriel si inventa una giocata da campione e riapre il match ad un quarto d’ora dalla fine. Un sussulto che sveglia il Franchi, ma la gara non è ancora finita. Infatti, i nerazzurri subiscono il pareggio di Veretout su rigore all’undicesimo minuto di recupero. Il commento del tecnico di Certaldo:

Che idea si è fatto degli episodi?

“Non posso accettare che si dica: ‘Potrebbe essere che c’è la spinta’. Stavamo guardando in quaranta lo schermo e tutti hanno visto che l’ha presa di petto. Quando l’arbitro va a vedere, vede quello che vediamo tutti”

Secondo lei è mancata personalità all’arbitro per togliere il rigore alla Fiorentina?

“C’è condizionamento continuo, a partire dai polpastrelli della gara d’andata. Quello che dicono dicono, alla fine tanto quelli che giocano in casa fischiano tutti. Ma conta relativamente, conta la prestazione della squadra quindi si va da quella parte lì”

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Cosa ha detto all’arbitro?

“Niente, non ci vado a parlare. Queste sono partite fondamentali per i nostri obiettivi”

La squadra, nonostante il risultato di oggi, sta vivendo un momento idilliaco…

“Una considerazione giusta, poi bisogna mettere in conto il momento buono della Fiorentina che sta attraversando un momento buono. Loro ti mettono in difficoltà con le ripartenze, è stata fatta una prestazione di livello e personalità. Nella ripresa la squadra si è compattata, venendo a mancare un giocatore forte bisognava portare qualcosa in più a livello individuale e lo hanno fatto. La squadra è in condizione, con la testa ha in mente l’obiettivo a cui deve ambire”