Italia, Mancini: “Zaniolo sta migliorando. Balotelli? Dipende da lui. Sarei felice di lavorare con Vialli”

Mancini

A Coverciano è iniziato lo stage dei 32 calciatori scelti ovviamente da Roberto Mancini. Il commissario tecnico azzurro è intervenuto poco fa in conferenza stampa per presentare questa due giorni di allenamenti ed esperimenti, ma si è espresso anche su altri importanti argomenti.

INTER – “Nel corso della stagione ci sono questi momenti, l’Inter è comunque ancora terza. Il campionato è ancora lungo. Il calcio è questo, avevano iniziato benissimo ma bisogna tener duro perché i punti a disposizione sono tanti“. 

ZANIOLO – “Il ragazzo sta migliorando partita dopo partita, è una buona cosa per noi. A settembre non giocava, ora è titolare nella Roma così come altri. La speranza è che lui e altri giovani continuino a giocare e a migliorare. Ero positivo a settembre, lo sono anche ora. Se giochi nella Roma e in Champions League, puoi giocare anche in Nazionale“. 

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BALOTELLI – “Noi seguiamo tutti, non perdiamo di vista nessuno. Mario fa parte del gruppo, dipende da lui e non da me. Ora è andato a Marsiglia, ha giocato due partite negli ultimi quattro o cinque mesi e, in questo momento, sono poche. Dipenderà da lui in finale. Se farà bene da qua a fine marzo, magari tornerà“.

CENTRAVANTI – “Abbiamo tanti giocatori bravi, nonostante i pochi gol segnati nelle ultime partite rispetto alle occasioni create. Non credo che avremo problemi, prima o poi ci sbloccheremo. Quagliarella si merita questa convocazione, al di là dell’età: da anni ho stima nei suoi confronti. Cutrone è un altro ragazzo che seguo, è il futuro della Nazionale“. 

VIALLI –  “Ho solo passato il numero, è un’idea del presidente. Sarei contentissimo“. 

CHIESA – “Ho sentito Enrico e gli dissi che doveva fare più gol, si vede che glielo ha riferito. È un esterno offensivo, il gol deve far parte del suo bagaglio tecnico. Corre molto, con l’esperienza si impara poi a fare una corsa in meno. Ma spero continui così“.

HAMSIK – “La Serie A perde un grande calciatore, ha dato tanto. L’Italia era casa sua, volevo prenderlo ai tempi dell’Inter quando ancora era al Brescia. Mi dispiace che vada via“.  

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