ESCLUSIVO/ Lentini: “Il Torino mia madre, Mondonico un papà. Milan? Un’occasione”

Lentini Torino e Milan
Lentini Torino Milan

Gianluigi Lentini, ex giocatore di Torino e Milan, in ESCLUSIVA alla redazione di SportNews.eu, parla tra le altre cose, del suo passato, del momento che vivono granata e rossoneri. E se Cairo lo chiamasse…

Cosa significa indossare la maglia granata?

“Per me è stata una cosa particolare. L’ho sentita mia. Calcisticamente il Torino è stata la mia madre”.

Nel 92′ il passaggio al Milan suscitò la rivolta degli ultras granata. Nelle casse del Torino andarono 23 miliardi di lire, 42 in quattro anni nelle sue tasche. Fu una scelta di carattere economico?

“Sì, è inutile negarlo. Quello del calciatore è un lavoro e ognuno vuole migliorarsi. Poi c’era anche l’ambizione di vincere. Se fosse dipeso dal cuore non l’avrei mai fatta”.

Era un grande Milan. Rispetto a quell’esperienza ha qualche rimpianto?

“L’unico rammarico è stato l’incidente in cui rimasi coinvolto, mi ha condizionato la carriera. Il 93′ doveva essere l’anno della mia consacrazione, invece…”.

Questo Milan può arrivare in Champions League?

“Lo spero. Credo debba rinforzare un pò la rosa” .

Ibrahimovic sarebbe l’uomo giusto?

“Si dice che solitamente i cavalli di ritorno danno problemi ma credo che in questo caso sarebbe un’eccezione perché Ibrahimovic è un grande giocatore”.

L’attuale Torino invece può tornare in Europa?

“Per l’Europa League può giocarsela. Anche in questo caso lo spero”.

Il presidente granata Cairo non ama avere in società gli ex giocatori del Torino. Cosa ne pensa?

“Mi dispiace. Credo che certi ex darebbero molto alla società”.

Se la chiamasse?

“Ci penserei seriamente”.

Magari la prossima stagione come regalo del suo cinquantesimo compleanno…

“Chi lo sa”.

Le manca il calcio?

“Più o meno”.

Sappiamo che l’allenatore più importante per lei è stato Emiliano Mondonico. Che persona era?

“Una bellissima persona. Ti faceva stare bene. Ci si poteva mandare anche a quel paese ma finiva tutto lì. Se il Torino è stata la mia madre calcistica, Mondonico il mio papà”.

Il giocatore più forte con il quale ha giocato?

“Van Basten”.

Pallone d’Oro a Modric, concorda?

“Sì, è un grande giocatore”.

Qualcosa di cui si è pentito che non rifarebbe?

“Rifarei tutto”.

Di Quintiliano Giampietro

 

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