Inter, Icardi: “Champions possibile. United? No resto qui”

Mauro Icardi, capitano dell'Inter
Mauro Icardi, capitano dell’Inter (getty images)

NOTIZIE INTER – Parole da capitano vero quelle pronunciate Mauro Icardi, a pochi giorni dalla sfida decisiva contro la Fiorentina, questa mattina al Corriere dello Sport. L’attaccante dell’Inter ha parlato di terzo posto e calciomercato, ecco i passaggi chiave della sua lunga intervista: “Io credo alla Champions fino da luglio quando abbiamo parlato a Riscone. Ero convinto che ce la potevamo fare allora e ne sono ancora più convinto adesso. Fino a inizio gennaio eravamo primi, avevamo dimostrato di poter battere chiunque e di poter stare in alto”. 

Le difficoltà di questo periodo: “Noi abbiamo avuto la fortuna di fare molto bene fino a metà dicembre, ma era difficile pensare che tutto potesse sempre andare in maniera perfetta anche perché tutte le squadre nell’arco di un’annata hanno alti e bassi di rendimento. Alla Juventus e al Napoli il periodo negativo è capitato a inizio stagione, a noi adesso”. 

Il rapporto con Mancini: “Quando è arrivato Mancini è stato chiaro. “Tu devi fare 15-20 gol a stagione, poi se ne fai ancora di più, meglio” mi disse. E’ stato scritto che mi chiede sempre di più, ma è normale che un allenatore stimoli e voglia sempre il massimo da un suo giocatore. Ho letto anche che io sarei arrabbiato con lui perché sono andato in panchina contro la Roma, il Genoa e il Milan, ma non è vero perché nell’arco di una stagione ci sta di saltare qualche partita. All’inizio se uno non gioca ci rimane un po’ male, ma l’ho subito detto anche al direttore sportivo Ausilio che non c’erano problemi. Tra me e Mancini c’è un buon rapporto”. 

E quello con Jovetic: “Con lui ho un ottimo rapporto e lavoriamo per far bene all’Inter. Probabilmente abbiamo un modo diverso di giocare perché lui preferisce andare incontro e avere la palla tra i piedi, mentre io sono più uomo d’area, ma non è vero che tra noi non è scoccata la scintilla e che non possiamo giocare insieme. Vedrete che cresceremo”.

Il calciomercato: “Quando con i dirigenti trattavamo il prolungamento, ho detto chiaramente che volevo restare. Le offerte per andare altrove c’erano, ma io avevo chiaro in mente che era meglio restare qua. Il Manchester United di Mourinho? La mia risposta sarà sempre la stessa: voglio restare qua. Se il Manchester mi cercherà, non sarà né la prima né nell’ultima società che posso rifiutare. Mi sento bene a Milano e non intendo andarmene. La società ha un grande progetto e sta facendo grandi investimenti per tornare a vincere e io voglio dare una mano”.