Schelotto da Tokyo a Palermo

Guillermo Barros Schelotto (getty images)
Guillermo Barros Schelotto (getty images)

NOTIZIE SERIE A – Dopo tredici anni di distanza dalla storica finale di coppa Intercontinentale conquistata da calciatore del Boca, Guillermo Barros Schelotto ritrova i rossoneri, ancora una volta da sfavorito. Da Tokyo a Palermo. Schelotto e il Milan si trovano nuovamente da avversari. Un’attesa che è durata ben 13 anni, dopo un precedente che è passato alla storia. L’allenatore argentino è in attesa di essere tesserato per questo motivo non può parlare alla stampa, ma certe partite restano per sempre nella memoria di un calciatore, perché non succede a tutti di vincere il mondiale per club specialmente contro una delle squadre più forti in quel momento. Il tecnico sudamericano da giocatore c’è riuscito ben due volte e la seconda è stata la più memorabile perche lo ha fatto battendo proprio il Milan con il Boca il 14 dicembre del 2003 a Yokohama.

Il ‘Mellizo’ è stato uno dei trascinatori di quel Boca Juniors e affrontava quella gara da sfavorito, perché quelli erano i rossoneri di Carlo Ancelotti che qualche mese prima aveva battuto la Juventus nella finale di Champions League. In quella squadra c’erano giocatori del calibro di Maldini, Pirlo, Gattuso, Seedorf, Kakà, Inzaghi e Shevchenko, dall’altra parte c’erano Abbondanzieri, Battaglia e i giovani Burdisso e Tevez, il quale avrebbe dovuto prendere il posto da titolare di Schelotto alla fine preferito all’Apache.

Fu una partita molto equilibrata sin dai primi minuti, sbloccata da Tomasson, pareggiata da Donnet e vissuta in equilibrio fino ai supplementari. Barros Schelotto termina la sua gara al 28’ del secondo tempo supplementare proprio per lasciare spazio a Carlos Tevez. I rigori decretarono il Boca campione che salì ancora una volta sul tetto del mondo. Nel match del suo debutto da allenatore del Palermo contro una big del campionato italiano, il tecnico argentino potrà ricorrere alla scaramanzia come suo portafortuna. Per questa gara non sarà in campo da giocatore ma sarà in panchina come accompagnatore e dovrà lasciare la scena a Giovanni Tedesco per restare in disparte, ma probabilmente ce la metterà tutta per fare un altro sgambetto al Diavolo. L’avventura per Schelotto, è partita con il piede giusto con una vittoria ed un pareggio rispettivamente con Udinese e Carpi, ci aspettiamo un’altra trappola per i rossoneri.

fonte: gazzetta dello sport