NOTIZIE JUVENTUS – Ai microfoni della trasmissione “Filo Diretto” sulle frequenze di JTV il centrocampista della Juventus, Claudio Marchisio, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le parole riportate da tuttomercatoweb.com: “La rimonta non è ancora fatta. Il calendario è lungo, ma l’orgoglio e l’impegno dell’ultimo mese è stato da Juve. Dobbiamo avere forza ed energia per continuare come abbiamo fatto nell’ultimo periodo. La stagione è ancora lunga. Chi è sopra di noi sta facendo un grande campionato. Siamo indietro ma dobbiamo dare più degli altri anni“.
La partita con la Lazio come la vedi? “È una partita difficile perché loro non sono in un buon momento, abbiamo due giorni in più rispetto al solito e ci stiamo preparando bene“.
Cosa si prova ad essere rimasto sempre alla Juve? “Era il mio sogno da bambino e tutt’ora è un sogno che sto vivendo ed è giusto sua crisi. Se mantengo questa realtà è più facile trovare le energie per migliorarmi ogni giorno. La famiglia e la società mi hanno insegnato tanto“.
Con chi hai legato di più? “Tutti si sono messi a disposizione di un gruppo vincente in Italia e in Europa. Sono tutti grandi ragazzi, abbiamo subito il primo trofeo e poi abbiamo passato un momento di grande difficoltà e la risposta c’è stata a livello di spogliatoio“.
Meglio lo scudetto o la Champions? “Vincere tutto è sempre difficile, ovunque. Finché ho la possibilità mi gioco tutto, ma non scendo a patti per scegliere una delle due“.
Il derby in Coppa Italia? “È una partita da dentro o fuori. Il Torino è diventato una realtà importante e il derby anche qui è diventato bello. Vincere il Derby prima di Natale sarebbe bello“.
Come affronterete la gara di Siviglia? “Vogliamo vincerla certo, vogliamo raggiungere il primo posto. Le prossime fare saranno tutt’e difficili, ma beccare una seconda classificata forse ci aiuterebbe, quindi anche a Siviglia cercheremo di vincere“.
Cosa insegni ai nuovi? “Non c’è bisogno di fare discorsi perché i nuovi vedono subito cosa vuol dire. I tifosi gli fanno capire l’amore, c’è voglia di famiglia di lavorare con la squadra e per la squadra“.
