Milan. Bonaventura si racconta ai microfoni del canale rossonero

Giacomo Bonaventura, centrocampista del Milan
Giacomo Bonaventura, centrocampista del Milan (getty images)

NOTIZIE MILAN – Il centrocampista rossonero Giacomo Bonaventura ha parlato ai microfoni del canale tematico del Milan per quanto riguarda la stagione in corso e gli obiettivi futuri: “È un campionato ancora aperto, le giornate sono ancora tante e noi abbiamo un organico ed un allenatore che possono portarci in alto da qui alla fine. Sinora il campionato è senza padroni in testa alla classifica. Tutte le compagini hanno fatto vedere delle belle cose, ma anche sbagliato partite, dobbiamo crederci e andare avanti, risolvendo i problemi che sono sorti durante gli ultimi impegni”.

“Ogni campionato – continua Bonaventura – si sviluppa in maniera diversa. L’anno scorso abbiamo affrontato il Napoli che eravamo molto tonici ed in forma a livello di collettivo, fu difficile per loro venire qui a San Siro, disputammo una grande partita, speriamo di ripeterci anche quest’anno, perché ci teniamo a ben figurare davanti ai nostri tifosi”. Obiettivi personali? Sicuramente dal punto di vista dei gol e degli assist sono contento perché vuol dire che ho dato un contributo importante alla squadra. Penso comunque che il campionato è ancora lungo e posso ancora dare tanto. Devo concentrarmi sul futuro perché voglio ancora aiutare i miei compagni, per me non è importante il numero dei gol o degli assist. Voglio solo dare il massimo per aiutare i miei compagni e lo cerco di fare tutti i giorni. Sono comunque contento personalmente di questo avvio di stagione”.

Sul ruolo in campo
Anche l’anno scorso ho cambiato spesso, credo che sia una bella cosa per un calciatore perché vuol dire che il mister ha fiducia in te. Se c’è qualche defezione, mi fa piacere che si pensi a me per sostituire un mio compagno, oppure quando siamo tutti a disposizione, ho quasi sempre giocato. Sono sempre stato importante per la squadra. Sono soddisfatto di questo e tutto sommato il ruolo non è così importante. A centrocampo ci si muove parecchio e si ruota. La cosa fondamentale è sapere cosa fare quando si scende in campo. In questo senso Mihajlovic ci impartisce uno spartito da eseguire, quindi non è molto importante la posizione, bensì aiutare la squadra.

Ci pensi ai prossimi Europei in Francia?
Quest’anno ci sono gli Europei, una competizione importantissima, sono molto motivato a fare bene nel Milan per convincere il ct Conte a parteciparci. La Nazionale è una cosa straordinaria, un’emozione unica. Vestire quella maglia, per un calciatore italiano, regala sensazioni bellissime. Abbiamo la fortuna di avere un tecnico come Conte, uno dei più bravi in Europa. Penso che ci possa portare a risultati importanti, con una rosa vogliosa di riscatto. Dobbiamo riportare in alto la reputazione del calcio italiano. Il mister è un grande, il gruppo è composto da buoni giocatori e sicuramente la Nazionale farà bene.