Nazionale. Conte: “Oriundi? Non sarò nè il primo e nè l’ultimo. Contento per le italiane in Europa”

Antonio Conte (getty images)
Antonio Conte (getty images)

NOTIZIE NAZIONALE ITALIANA – Antonio Conte, si è presentato oggi nella consueta conferenza stampa che apre il ritiro di Coverciano. Il ct della nazionale ha affrontato tanti temi. Ecco le sue dichiarazioni:

Sugli oriundi
Si può fare sempre polemica attorno alla Nazionale o anche, come succede, attorno a me. Io dico che non sono il primo nè sarò l’ultimo a far questo tipo di convocazioni, queste sono le regole, questo è il calcio. 

Su Eder e Vazquez
Si può fare sempre polemica attorno alla Nazionale o anche, come succede, attorno a me, io rispetto ogni opinione, non ho fatto nulla di strano, avrei voluto vedere questi giocatori un mese fa se ci fosse stato lo stage, così non è stato e quindi li valuterò adesso, deciderò se aggregarli alla maglia azzurra o meno. L’importante è che attorno alla Nazionale ci sia un dibattito sempre costruttivo e ribadisco che in Nazionale vengano sempre i migliori, nessuno deve considerarla un ripiego perchè magari non viene chiamato da un’altra rappresentativa. 

Su Pirlo e De Rossi
Si tratta di due giocatori forti, che certo non scopro adesso e che possono ancora dare tanto alla Nazionale. Ma io decido le convocazioni in base alla forma e allo stato psicologico. Verratti?avrà ad esempio la possibilità adesso di dimostrare di poter prendere in mano le redini di questa Nazionale. È arrivato il momento di scoprire le carte, di capire cosa può aprirsi all’orizzonte.

Sulle italiane in Europa
Bisogna essere contenti di avere tre squadre nei quarti di Champions e di Europa League: la Juve sta facendo qualcosa di straordinario non solo in campionato, dimostrando di essere la più forte. Fiorentina e Napoli hanno fatto bene e con loro avrebbero potuto esserci anche il Torino, che è stato sfortunato, o l’Inter. Io credo che tutto questo vada considerato come un buon segnale, rispetto al passato sono più ottimista. Ci sono Paesi che iniziano a zoppicare come l’Inghilterra quanto stiamo facendo deve renderci felici e farci sperare di riportare lustro al nostro calcio, riaccendendo l’interesse nei suoi confronti da parte di tanti calciatori.