In classifica il Barça resiste in vetta, mentre il Real frena e si allontana dalle rivali…
L’addio nella scorsa estate di Radamel Falcao sembrava essere un duro colpo per i tifosi dell’Atletico Madrid. L’attaccante colombiano in due anni era riuscito a trascinare la squadra alla vittoria della Coppa di Spagna (nella scorsa stagione) che mancava dal lontano ’95-’96 e alla conquista dell’Europa League 2012 e della Supercoppa Europea 2012, grazie alle 70 reti in 91 gare tra Liga e varie coppe nazionali e internazionali nel corso delle due stagioni 2011/2012 e 2012/2013. Ma nessuno si aspettava un’esplosione così immediata e forte della “riserva” Diego Costa. Il calciatore metà brasiliano e metà spagnolo è stata un’autentica scoperta per il tecnico Simeone a cui vanno tutti gli applausi per aver creduto in questo giocatore e per averlo inserito nel migliore dei modi negli schemi, facendolo diventare un bomber di assoluto livello.
DA COMPARSA AD ASSOLUTO PROTAGONISTA – Diego Costa viene acquisito dall’Atletico Madrid nella finestra di mercato di gennaio, nella stagione 2006-2007 dopo esperienze “normali” tra Prima e Seconda Liga nel campionato portoghese (tra Penafiel e Sporting Braga). Nella stagione seguente (2007/2008) il club madrileno decide di farlo crescere nella propria Nazione e lo gira in prestito a molte squadre tra seconda e prima divisione: Celta Vigo (SD), Albacete (SD) ed infine Real Valladolid (PD), per poi farlo rientrare in rosa nella stagione 2010/2011, dove a fine anno realizzerà 8 reti in 39 gare (tra Liga e varie coppe). Media gol decisamente troppo bassa per un attaccante dell’Atletico, che nella stagione seguente, decide di girarlo nuovamente in prestito, questa volta al Rayo Vallecano nel gennaio del 2012, dove colleziona ben 10 reti in 16 gare. E’ forse lì che matura definitivamente poichè l’anno seguente (stagione 2012/2013) con l’Atletico Madrid realizza in totale ben 20 gol in 44 gare e tenendo presente che davanti a lui c’era un giocatore come Falcao, cominciavano ad essere numeri importanti. Forse per questi motivi (e per le alte offerte pervenute) il club decide la scorsa estate di cedere il colombiano, per lasciar l’intera scena a Diego Costa che prende al volo l’occasione e in queste prime 22 gare della stagione (tra Liga e le altre competizioni) realizza ben 21 gol. Una media-gol pazzesca. Nella Liga grazie all’ennesima doppietta in campionato realizzata nella scorsa giornata contro il Valencia, il classe ’88 ha raggiunto la stella C.Ronaldo in vetta alla classifica marcatori a quota 17 reti in 16 gare. Grazie anche a questo straordinario calciatore, oltre che ad un grande modo di giocare costruito dal Cholo Simeone, l’Atletico Madrid sta pensando davvero in grande questa stagione…
LA LOTTA IN VETTA – Alla 16a giornata il Barcellona dopo il capitombolo di Bilbao, resiste agli attacchi dell’Atletico e resta in vetta alla classifica a pari punti proprio con i colchoneros, grazie alla vittoria per 2-1 contro il Villareal, con Neymar come protagonista (autore della doppietta decisiva). L’Atletico non demorde e con il secco 3-0 contro il Valencia, avverte i blaugrana che quest’anno sarà più dura in campionato. Il primo posto infatti è occupato da entrambe le squadre a quota 43 punti. Brutta frenata invece per il Real che nella scorsa giornata conquista solamente un punto in trasferta contro l’Osasuna (2-2), allontanandosi dal primo posto (i blancos ora si trovano a -5 dalle rivali). Con l’ostica trasferta di Valencia di domenica sera, la rosa di Ancelotti rischia di allontanarsi ancor di più dalle prime due che costruiscono di giornata in giornata, un ruolino di marcia impressionante. La rosa di Simeone sarà la prima “big” a scendere in campo nella 17a giornata: i colchoneros ospiteranno il discreto Levante sabato sera, mentre il Barça giocherà domenica alle ore 17 contro il Getafe. Per quasi 24 ore, dunque, l’Atletico potrebbe assaporare la vetta solitaria in classifica…
A cura di
Leonardo Esposito
