Inter. Mazzarri: “Il presidente ci ha spronato, ci ha detto le parole giuste”

Il tecnico nerazzurro ha parlato in vista della sfida di domani contro il Sassuolo: “Thohir? Non lo conosco. Perché devo parlarne?”…

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NOTIZIE INTER – Alla vigilia di Sassuolo-Inter, Walter Mazzarri tecnico dei nerazzurri ha parlato in conferenza stampa, parlando anche della situazione societaria del club:

Mazzarri, come si tiene alta la tensione in un momento così: dopo la Juve e nel pieno dell’affare Thohir?

“Azzeriamo tutto, e cominciamo daccapo, come se fosse la prima volta. Tenendocio stretto quelo che abbiamo fatto nelle prime tre partite. Ecco, voglio vedere come ci comportiamo conotr il Sassuolo. Io credo bene”.

E l’affare Thohir?

“Io vivo questa situzzione senza pensarci. Non compete a men, alla squadra. Il presidente MOratti ci è vicino, ci ha esortato, ci ha detto che la cosa importante oggi è Sassuolo-Inter. Ci è stato di molto aiuto”.

Milito come sta?

“Bene, sta facendo progressi. Giorno dopo giorno procede come nei programmi”.

Cosa pensa del Napoli?

“Penso all’Inter”.

Torniamo a Moratti: che cosa vi ha detto?

“Ci ha detto di far bene, di continiuare sulla strada -breve- fin qui tracciata. Giochiamo contro una squadra insidiosa, non guardiamo al passato, guardiamo ai tre mesi della mia gestione. Il campionato è difficile, tutte le partite lo so. Io contro il Sassuolo voglio capire se l’Inter ha fatto un salto di qualità”.

I tifosi vivono la situazione societaria in un certo modo. Cosa ne pensa?

“Penso che se Moratti ha fatto questo passo, lo ha fatto per il presente e il futuro dell’Inter, per migliorare e affacciarsi al domani. Noi come squadra possiamo dare una mano perché un passaggio così sia felice, per tutti”.

L’Inter di oggi come la Juventus di Conte due anni fa?

“Analogie non ce ne sono. Ognuno ha il suo percorso: è solo per il fatto che la Juve ha vinto lo scudetto dopo una annata storta; l’Inter ariva da una stagione in cui si è piazzata al sotto delle attese. Tutto qui. Altro non vedo. Guardo a casa mia. Io voglio che la mia squadra abbia un’anima, un gioco, una voglia di fare. Io posso dare un’organizzazione. Quello che ha fatto la Juve di Conte è un po’ il codice di quello che voglio io dalle mie squadre, la voglia di prevalere, non mollare mai”.

Dopo Inter-Juve hanno detto e scritto: Mazzarri ha ridato vita all’Inter.

“Inutile dire che certi elogi mi fanno piacere. Io cerco di dare tutto di me e della mia esperienza, alla guida di una squadra. Ma siamo solo alla vigilia della quarta partita e bisogna vedere se il nostro cammino sarà all’aaltezza di queste premesse”.

Come sta Samuel? E l’esplosione di Alvarez toglie spazio a Kovacic?

“Io credo che Kovacic debba affinare le sue qualità, soprattutto in fase avanzata: lui può giocare in tutti i ruoli del centrocampo. Samuel sta bene, si allena, gli manca il ritmo partita. Ma sia chiaro che lui come Milito, o come Mudingay, devono ritrovare i tempi di una partita vera, quando contano i tre punti. Titolari sono tutti e nessuno, a seconda delle situazioni”.

Che cosa pensa della curva dell’Inter chiusa per cori razzisti? E cosa dice di Thohir?

“Non tocca a me commentare. Non è nelle mie competenze parlare di giustizia sportiva. Thohir? Non posso dire niente, mi interessa poco, non lo conosco: che senso ha una mia risposta?”.

A proposito delle trattativa Moratti-Thohir: ha dovuto fare qualcosa di diverso, in questi giorni, per evitare pensieri e magari disturbi?

“Io cerco di prevenire prima di curare. Ho detto ai ragazzi: non pensateci, non pensiamoci. L’Inter dopo tre partite ha ritrovato rispetto. Il nostro lavoro è cercare di migliorare sempre, per rispetto ai tifosi, alla società, a tutto il calcio”.