Lazio. Antonini: “Il procuratore di Yilmaz ha ricattato la Lazio”

L’intermediario della trattativa svela i retroscena del mancato accordo…

(Getty Images)
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NOTIZIE LAZIOValerio Antonini, l’intermediario biancoceleste che ha lavorato alla trattativa Yilmaz, è intervenuto poco fa ai microfoni di Lazio Style radio 100.70 per svelare tutti i retroscena della trattativa e il perché della rottura dopo l’accordo raggiunto tra le società: “Lotito era entusiasta di come stavano andando le trattative prima di lunedì: il presidente credeva molto in Yilmaz. Il primo incontro per il suo passaggio alla Lazio è avvenuto a Cortina d’Ampezzo; il primo accordo è stato raggiunto a Roma a Villa San Sebastiano: Kozak più cash, offerta ritenuta allettante dal Galatasaray. Il tutto però saltò inizialmente per la nuova legge sugli extracomunitari in Tuchia: quindi si virò su un’offerta cash di 11 milioni più 4 di bonus, divisi in 2 milioni in caso di qualificazione alla Champion’s League e 2 supplementari, per un totale di 15. Tale offerta è stata accettata dal Galatasaray. Io personalmente ho trattato con il giocatore e il manager per il suo stipendio: inizialmente a cifra era di 2,1milioni più bonus per 5 anni, poi l’agente ha cambiato carte in tavola come aveva già previsto Lotito. Ha chiesto 2,2 più 300 mila euro per 25 partite del calciatore, parametri che per la fiscalità italiana incidono per il doppio sulla Lazio. In più ha chiesto il 10% dello stipendio lordo del calciatore, circa 2,5-2,8, pretendendo subito il pagamento. Il calciatore avrebbe percepito uno stipendio di 2,2milioni più 300mila euro per 25 partite; inoltre il presidente aveva acconsentito ad un bonus di 150mila euro in caso avesse segnato 15 gol, 200mila per 20 gol,e 250 per 25 reti più altri premi che potevano portare piu di 3 milioni l’anno, tanto è vero che il giocatore aveva accettato. Anche le commissioni proposte erano state accetatte, il 5% lordo dello stipendio;poi lui (Egesel, ndr) ha chiesto il doppio in unica soluzione o in 3 pagamenti garantiti con fidejussioni bancarie. Questa richiesta, esagerata, ha fatto saltare la trattativa”.

Non vi è venuto in mente che le cifre dello scorso anno erano molto più alte rispetto a quello proposto lo scorso anno alla Lazio?

Il calciatore quest’anno andava a prendere uno stipendio complessivo di 2.8 milioni l’anno: 2.1 milioni più bonus. Al Galatasaray percepiva uno stipendo netto di 2.3 milioni più bonus a seconda delle partite. La Lazio offriva 2.2 milioni più bonus a seconda dei gol. Detto questo faccio presente che il calciatore aveva altri 3 anni con il Galatasaray. Appena mi sono incontrato con Yilmaz, lui mi ha detto di chiudere con il Galatasaray, perché avrebbe fatto di tutto per convincere il presidente turco a venderlo. L’intento di tutti era di portarlo a Roma. Sabato Yilmaz aveva avuto screzio con Sneijder, Terim gli aveva fatto intendere che avrebbe giocato con una punta, lui aveva già fatto le valigie ed era pronto a partire domenica pomeriggio per Roma, ma il procuratore ha di fatto “ricattato” Lotito sapendo dell’accordo già raggiunto tra le società e il giocatore, chiedendo il doppio: il 10% dello stipendio che sarebbe andato a Yilmaz, invece del 5%, oltrettutto all’apposizione delle firme.

Nell’amichevoli con il Napoli si parlava di un mal di pancia di Yilmaz, con la possibilità di un trasferimento in Inghilterra. La Lazio è stato un ripiego?

“No, sono stato io a proporlo a Lotito, a cui piaceva dallo scorso anno. Da lì è partita la trattativa”.

C’è stato un tentativo di inserire Kozak. C’è stato qualche altro giocatore inserito nelle trattative?

“No assolutamente. Ho letto tantissime cose, cifre fuori dal normale. Giovedì leggevo su diversi siti l’arrivo imminente dell’ufficialità mentre la trattativa era in corso. L’unico giocatore inserito è stato Kozak, poi all’ultimo Lotito ha aggiunto all’offerta accettata Stankevicius e Pereirinha. Il Galatasaray ha rifiutato i giocatori, l’unico che interessava era Lulic, ma per Lotito è incedibile”.

Perché non si è fatto il trasferimento lo scorso anno?

“Sempre a causa di Ali Egesel, che aveva posto le condizioni volute dallo Spartak Mosca. L’offerta migliore fu del Galatasaray. Ma già lo scorso anno, Egesel prese 2 milioni di commissioni. Burak, inoltre, ha nel contratto un opzione che prevede l’aumento immediato dello stipendio a 3 milioni di euro netti in caso di mancata cessione. Ore è impossibile che un calciatore prenda praticamente come il suo procuratore, nulla vieta di pensare che ciò potesse accadere anche alla Lazio. Per le cifre reali, la qualità del giocatore, questa era forse la migliore operazione del mercato. Lotito negli ultimi giorni mi ha chiamato 400 volte per spingermi a chiudere. Il fatto di essere arrivati all’ultimo giorno di trattative aveva spinto il Galatasaray a cedere il giocatore. Il tempo stava giocando a favore della Lazio. Lo stesso presidente del Galatasaray, alla fine, è rimasto deluso e colpito dalla richiesta del procuratore di Burak”.