Milan. Balotelli intervistato da “Sport Illustrated”

L’attaccante rossonero ha poi commentato su Twitter la sua apparizione sulla rivista: “Per me è come una droga!”…

(getty images)
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NOTIZIE MILAN – Risveglio felice per Mario Balotelli. Anche se la serata di ieri non è andata di certo come si aspettasse (il Milan ha pareggiato 1-1 con il Psv, ndr), l’attaccante rossonero su Twitter si è detto ottimista in vista del match di ritorno («Buongiorno a tutti… Sono molto arrabbiato per la partita di ieri sera ma comunque avremo un’altra chance la prossima settimana. Forza Milan») e ha poi commentato euforico la sua apparizione sulla copertina di “Sport Illustrated“, rivista statunitense famosissima nel mondo («Sono il primo calciatore a comparire: questa per me è una DROGA!»). SuperMario vi ha rilasciato una lunga intervista, vi riportiamo alcuni pezzi salienti di seguito:

LA POLITICA – «Non sono un amante della politica ma penso che Obama sia un grande uomo, è il primo presidente USA di colore e per questo lo stimo. Io sono stato per la prima volta a New York quattro anni fa in vacanza e nessuno sapeva chi fossi, ora mi fermano tutti per strada per chiedermi un autografo».

IL RAZZISMO – «Non si può cancellare il razzismo così. Il razzismo è come le sigarette: non smetti di fumare se non lo vuoi veramente. Ecco, se le persone non vogliono realmente fermare il razzismo, non lo si potrà fare mai. Contro il Verona spero non succeda nulla ma qualora sentissi qualcosa a livello di razzismo sicuramente cercherei di segnare con tutto me stesso per poi dir qualcosa ai tifosi. Ma io farò tutto quello che mi è possibile per provare a fermare questa piaga. A livello sportivo lavoro per essere il miglior calciatore del Mondo. Vincere il Mondiale? Già giocarlo per me è un sogno».

LA FAMIGLIA – «miei genitori sono fondamentali per me. Hanno fatto moltissimi sacrifici per me e per questo gli sono e gli sarò sempre riconoscente, a loro confido tutto, ma proprio tutto, e loro sono anche tutto per me. Credo che senza di loro non sarei mai diventato un giocatore di calcio. A loro non va bene quando non mi comporto da buona persona ma faccio qualcosa di spettacolare a livello calcistico. Vogliono prima un uomo e poi un calciatore».

MODELLO PER I GIOVANI – «So di essere un modello per alcuni giovani e questo mi dà molta responsabilità. I miei rapporti con Berlusconi? Lo sento di rado».