Lazio. Ledesma: “Portare a casa un altro trofeo sarebbe bellissimo. Biglia? Deciderà il mister chi mandare in campo”

Il capitano della Lazio sulla Nazionale dice: “Ci penso ma non faccio parte del progetto”…

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Giornata di conferenza per il centrocampista della LazioChristian Ledesma, nel ritiro di Auronzo. Ecco le parole del capitano biancoceleste riportate da Lazionews.eu.

Come ti senti ora che c’è tanta concorrenza?
“Non cambia nulla. Ognuno porterà alla squadra quello che sa. Ognuno sa cosa può dare, non cambia niente se siamo in 5 o in 10 a centrocampo”.

L’imperativo del ritiro è dimenticare il 26 maggio. Tu come la vedi?
“L’imperativo è fare meglio dello scorso anno. Non possiamo vivere solo della finale vinta. E’ iniziata una nuova stagione, dobbiamo ripartire e fare meglio”.

Ti aspettavi più abbonati?
“Non sono mai stato lì a fare calcoli, non dobbiamo chiedere nulla alla gente, siamo noi che dobbiamo portare entusiasmo alla gente, per far si che quei 12mila diventino molti di più”.

Lazio più sudamericana
“L’importante non è da dove vengano, l’importante che la Lazio diventi più competitiva”.

L’entusiasmo della Coppa Italia può diventare appagamento?
“Come dicevo prima, Roma a parte, dobbiamo migliorare quello che abbiamo fatto lo scorso anno o farlo meglio. In Campionato e Europa League non dobbiamo commettere gli stessi errori”.

Cosa vuol dire per voi giocatori migliorare rispetto lo scorso anno?
“Imparare dagli errori, potevamo fare meglio. Lo sappiamo. Siamo stati vicini alla vetta per tanto tempo. Conta molto la testa quando giochi ogni tre giorni. Molte partite l’abbiamo perse sotto l’aspetto mentale”.

Su Hernanes
“E’ un giocatore importante che ha dimostrato di valere molto di più durante la Confederations Cup”.

Obiettivi personali
“Senza dubbio qualche altro trofeo. Quest’anno la mia soddisfazione non è stata solo la Coppa Italia, ma giocare con squadre importanti in Europa. Se giochiamo come lo scorso anno, gli obiettivi verranno da soli”.

Gerarchie campionato
“Non conta il calciomercato, conta il campo. Non penso che la situazione cambi molto: anche squadre che non hanno cambiato la base possono dire la loro”.

Su Biglia
“Se ne parla molto bene, aspettiamo che arrivi. Sarà compito nostro e del mister di farlo ambientare il prima possibile. Ben vengano giocatori così, dobbiamo pensare alla Lazio”.

Su Zarate
“Fastidio no, non c’è niente da rispondere. C’è un lodo da rispondere, poche chiacchiere, vedremo come finirà, noi dobbiamo pensare al ritiro”.

T hanno deluso le sue parole?
“No, l’ho conosciuto e so che ragazzo è. Bisogna vedere se le parole sono vere o è stato messo in mezzo. Non so come stanno messe le cose: sarebbe scorretto schierarsi”.

La prima avversaria, la Juve, è ancora la squadra da battere in Italia?
“Senza dubbio, lo ha dimostrato con i risultati e con il gioco negli ultimi anni”.

E’ uno stimolo per voi?
“Certo, è motivo d’orgoglio. Tutte le altre squadre vorrebbero essere al posto nostro. Dobbiamo affrontare la gara con entusiasmo”.

Il mercato. Lazio più forte?
“La carta non conta, dovremo dimostrarlo sul campo”.

Sulla Nazionale
“Sono realista: sono lontano dalla Nazionale. E’ inutile dire che ci penso. Non sono nei piani dell’allenatore: non voglio essere  banale e dire di si. la realtà è che non faccio parte di quel progetto”.

Ci tieni ad esserci il 18 agosto dopo aver saltato la Supercoppa di Pechino con l’Inter?
“Certo, perché la finale l’ho vinta sul campo e portare a casa un altro trofeo sarebbe bellissimo. Non per il passato, ma per la partita in sé”.

Biglia sarà tuo concorrente?
“No, è un nuovo compagno che renderà la sqaudra più forte e competitiva. Non dipende da me, ma dal mister. E’ lui che deciderà chi mettere in campo”.

 

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