CALCIO. MICCOLI shock: “Quel fango di Falcone”

L’ex capitano del Palermo al telefono attacca il giudice morto in un attentato nel 2001…

(getty images)
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Amicizie pericolose e insulti verso uno dei massimi simboli della lotta alla mafia. E’ bufera su Fabrizio Miccoli, il capitano del Palermo scivolato maldestramente sulle sue frequentazioni con il nipote di Matteo Messina Denaro e con il figlio del boss della Kalsa, Antonino Lauricella, detto ‘Scilluntuni‘, con cui si divertiva a cantare ‘Quel fango di Falcone’. Ecco la reazione del ministro alla funzione pubblica Gianpiero D’Alia: “Fabrizio Miccoli va radiato. Miccoli non può continuare a giocare perchè ha tradito la fiducia di migliaia di tifosi che in lui, capitano del Palermo, hanno visto un esempio in cui identificarsi. Per questa ragione, chiediamo alla Figc di intervenire pesantemente e di valutare la sua radiazione