Mercato Roma. Ora Berlusconi trattiene ALLEGRI

IL CORRIERE DELLO SPORT (F. Fedele) – Domani o lunedì sera, si conoscerà, forse, il futuro del tecnico toscano…

(Getty Images)
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IL CORRIERE DELLO SPORT (F. Fedele) – Quella di giovedì sera a Milano tète-à-tète con Galliani non è stata l’ultima cena milanese e tanto meno milanista di Massimiliano Allegri. Domani sera o, più probabilmente, lunedì sera il portone di Villa San Martino si spalancherà finalmente per far accomodare, accompagnato dall’irriducibile ad Galliani, il tecnico rossonero alla tavola (imbandita) presidenziale. Ieri mattina, come riporta ‘Il Corriere dello Sport‘, mentreGalliani partiva per Tbilisi alla guida del Milan Glorie che ha festeggiato l’addio al calcio di Kaka Kaladze, il presidenteBerlusconi intervenendo al telefono a «Mattino Cinque» intervistato da Maurizio Belpietro confermava l’alone di ottimismo trapelato in nottata. «Penso che già domenica (domani; ndi) sera ci vedremo con Galliani e l’allenatore – ha detto – Credo che tutto si possa risolvere, troveremo una soluzione se ognuno di noi si metterà la mano sulla coscienza mostrando di remare dalla stessa parte, per il bene del Milan» . L’ad rossonero confidandosi con i cronisti presenti a Tbilisi ha confermato, sorridendo, quanto anticipato da Berlusconi: «Non fatemi parlare dell’allenatore, presto ci sarà un incontro. E’ possibile anche domenica» . IntantoSeedorf questa sera (sarà notte fonda in Italia) affronterà il Cruzeiro con il Botafogo. Ieri l’ex-milanista si è allenato regolarmente e, fra l’altro, è giunta la «scomunica» ufficiale diRenzo Ulivieri, presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio, che a RaiSport ha dichiarato: «Seedorf non può allenare in Serie A. Al massimo potrebbe fare il “secondo”, il regolamento parla chiaro. Il patentino che Seedorf sta per ottenere, seguendo un corso “online” della federcalcio olandese, non ha nessun valore in Italia. Allegri? So che rimarrebbe volentieri al Milan perché legato all’ambiente, ma le cose si fanno in due». Quindi hanno prevalso le direttive di Fininvest, l’azionista di riferimento del Milan, che ha imposto scelte molto chiare. L’impossibilità, bilancio alla mano, di poter riconoscere buonuscite (ad Allegri) e buonentrate (a Seedorf ancora sotto contratto fino al 31 dicembre 2014 con il Botafogo) ha consigliato anche allo stesso Berlusconi di evitare fratture costose e insanabili.

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