CALCIO. BERETTA: “Per noi la finale di Coppa Italia si giocherà il 26 Maggio”

Il presidente della Lega sugli stadi: “Il problema riguarda l’assenza di investimenti di risorse pubbliche”…

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In esclusiva ai microfoni di Sky Sport il presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta parla di Coppa Italia ma non solo.

Sulla finale di Coppa Italia: “Ovviamente noi stiamo ragionando e confrontando con tutti. Noi pensiamo che la collocazione naturale sia quelle collocata da tempo in orario di prima serata. Dopodiché stiamo parlando con tutti i soggetti istituzionali. Ci stiamo organizzando anche con le due società per cercare di creare eventi per arrivare alla finale in un clima molto disteso. Il nostro obiettivo sarebbe quello di confermare l’impegno serale. Vogliamo togliere qualsiasi vuoto di cultura  a questi fenomeni degenerativi“.

Sul problema degli stadi: “Certamente come dimostra il caso Juventus è possibile farcela da soli. Non è quello che è successo in Germania, Spagna ed Inghilterra dove sono stati investiti risorse pubbliche importanti. Noi non abbiamo mai chiesto questo ma alcuni aiuti sarebbero ben graditi“.

Sugli investimenti stranieri: “Io penso che sia un problema generale che va oltre il mondo del calcio. Normalmente un investitore ha bisogno di regole certe nel quale valutare le sue operazioni di rischio. Nelle condizioni delle quali operiamo, il prodotto del calcio italiano è di grande vertice. Abbiamo portato squadre nelle fasi finali delle competizione europee. E’ un problema più generale dove servono condizioni economiche per investimenti. Dai campionati esteri ruberei gli stadi proprietà rappresentano una differenza abissale nel modello di business italiano rispetto a quello tedesco, inglese o spagnolo“.

Sulla sua elezione: “E’ evidente che ci possano essere situazioni non unanimi. Si è arrivata nella necessità di rinnovare gli organi ed è stata presa questa decisione. E’ chiaro che molte delle cose in cui si discute in Lega hanno dei livelli decisionali che sono al di fuori di questa“.

Sul campionato riserve: “Questo è un problema che può essere risolto con l’autorizzazione della Federazione e quindi diciamo facile da realizzare. Diversa è l’idea di poter iscrivere le seconde squadre di A in campionati diversi. Per questo serve l’assenza vincolante della Lega di Competenza ed una grande maggioranza nel consiglio federale. Per ora non le abbiamo entrambe“.

Sul razzismo: “Io penso che serva un salto di qualità nel sistema di sanzionatorio. Bisogna punire in maniera severa i singoli responsabili“.