MILAN. GALLIANI. “Non siamo inferiori alla Juve”

L’Ad rossonero ha risposto a molte domande dei tifosi…

AS Roma v AC Milan - Serie A

NOTIZIE MILAN – Intervenuto presso la Gazzetta dello Sport in una videochat con i tifosi rossoneri, l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani ha risposto alle tante domande arrivate in studio parlando così a 360 gradi della squadra rossonera, questi i passaggi salienti:

Sulla Juventus, prossima avversaria: “Sono due anni che la Juventus è tornata ad alti livelli, l’anno scorso abbiamo lottato fino alla fine. Da 24 giornate stiamo facendo gli stessi punti dei bianconeri, io credo che il Milan non sia inferiore alla squadra di Conte. Io credo che se nella prossima stagione le due squadre ripartissero con le stesse formazioni il Milan non avrebbe 15 punti di distanza dalla Juve dopo otto giornate. Noi abbiamo pagato il fatto di aver perso giocatori importanti la scorsa estate. Negli ultimi 5 anni, prendendo in considerazione gli stessi parametri che vengono usati per il ranking europeo, il Milan  è al primo posto”.

Parlando di Juve un commento su Ibra che potrebbe finire di nuovo in bianconero: “Zlatan è un grande professionista e a noi è dispiaciuto cederlo, ma guadagna delle cifre che non sono compatibili con il bilancio del Milan.”.

Su Balotelli: “E’ stato un acquisto solo calcistico, lo dimostrano i gol e le sue prestazioni. E’ un grande patrimonio del Milan e della Nazionale italiana. Contro la Juve? Speriamo ci sia, quando si toglie un grande giocatore non è mai positivo. Le due giornate date a Mario per frasi ingiuriose mi sembrano esagerate. Nedved spera che ci sia? Secondo me si ricorda di quando lui ha dovuto saltare la finale di Champions del 2003 per un’ammonizione in semifinale”.

Su El Shaarawy:Lui e Baotelli sono molto amici, formano una grande coppia. Stephan ha solo 20 anni e quindi come tutti i ragazzi ha bisogno di tirare il fiato dopo aver giocato più di tutti. Non c’è nessun problema, sono molto uniti sia in campo che fuori. El Shaarawy sta bene fisicamente, ha dati ottimi, il problema è più che altro mentale. Non c’è nessun caso con Allegri: l’allenatore ha preferito schierare Robinho e Stephan ha accettato la decisione con grande tranquillità Non conosco la formazione di domenica, ma penso che El Shaarawy sarà titolare”.

Su Robinho: “Non voleva tornare in Brasile, ma sono al Santos perchè lui aveva tante offerte anche da altre squadre brasiliane. Io conosco bene qual è il suo pensiero e, come accade sempre al Milan, solo a fine stagione parleremo dei rinnovi perchè prima dobbiamo sapere che competizione europea faremo nella prossima stagione“.

Sullo Stadio San Siro: “Pensiamo di rimanere a San Siro con o senza l’Inter. Abbiamo provato più volte a comprare lo stadio, ma la richiesta del Comune di Milano è stata sempre diversa della nostra. Noi sentiamo nostro lo stadio di San Siro perchè nel passato per 10 anni è stato solo del Milan, solo nel 1946 l’Inter ha iniziato a giocare a San Siro”.

Sul bilancio e la concorrenza della altri Big Europee: Abbiamo raggiunto praticamente il pareggio di bilancio: lunedì prossimo verrà approvato il bilancio del 2012 che si è chiuso con una piccolissima perdita. Il nostro obiettivo è fare altrettanto nel 2013, raggiungendo quindi nuovamente il pareggio di bilancioE’ difficile competere con squadre europee che fatturano anche il doppio rispetto a quelle italiane. Vent’anni fa il Milan fatturava più del Real Madrid, ora i tempi sono cambiati. In Italia ci sono settori che sono maggiormente in crisi rispetto al calcio. Purtroppo ci sono regole diverse nei vari paesi: non solo la fiscalità, ma per esempio anche la questione dei diritti televisivi. Se nessuna squadra, a parte la Juventus che ha sfruttato una condizione favorevole, ci sarà un motivo. Per competere dobbiamo fare quello che sta facendo il Milan: dobbiamo creare i top player, questa è l’unica politica possibile”.

Così invece su Allegri: Resta sicuramente al Milan, non abbiamo mai contattato nessun allenatore. E’ naturale che ogni tecnico dipende dai risultati della squadra”.

Per chiudere un commento su Gattuso e Seedorf nomi da tempo accostati alla panchina rossonera: “Sono ancora molto vicini alla nostra società, potranno diventare secondo me grandi allenatori. Non so poi quando torneranno al Milan e in quale ruolo. Mi piace mantenere legami con grandi giocatori come loro: ieri ho parlato con Rino e anche con Kakà che era a cena con un mio amico”.