ANDREAZZOLI: “Il DERBY vale molto di più di tre punti. Saranno importanti i tifosi”

Le parole del Mister giallorosso che presenta il derby contro la Lazio: “Vogliamo dare una grande soddisfazione al nostro presidente…”

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CONFERENZA STAMPA – Alla vigilia di Roma-LazioAurelio Andreazzoli incontra i giornalisti nella sala stampa diTrigoria.

Il ritardo non è colpa mia

Come sta vivendo personalmente questa vigilia sempre suggestiva e carica di pressioni. Lei sarà all’esordio da primo allenatore…
L’ho già vissuta tante volte con molta partecipazione, molto sentimento e molta apprensione. Possiamo moltiplicare per due”.

Non so se questa moltiplicazione, una mano l’ha data anche questa visita del presidente James Pallotta. Vi ha detto qualcosa? Che cosa può portare a voi questa sua presenza?
E’ il nostro presidente e quindi non abbiamo molte occasioni per stare insieme. Il solo vederlo è un piacere, solo per il rapporto che lui ha sempre dimostrato con tutto l’ambiente. Con la squadra in particolare. E’ un piacere solo questo. E’ venuto a farci visita in un’occasione che è speciale. Quindi questo ci dà ancora più soddisfazione. Speriamo di dare noi a lui la soddisfazione che merita“.

Faccio un passo indietro. A Palermo, al di là del risultato, è mancata un pò di determinazione che era stata il filo conduttore della sua Roma. Come ha lavorato in questa settimana?
Io credo che sei stato troppo buono nel giudicare la nostra prestazione domenica, dicendo che è stata un pò sotto tono. E’ stata molto sotto tono. Questo è il motivo per cui noi siamo usciti sconfitti da Palermo. Molto semplicemente ho mostrato ai calciatori e ho chiesto loro di ricercare quali erano, secondo i filmati che ho preparato, i motivi per cui è successo tutto quello che è successo. Credo che ne abbiano preso atto e so che sanno perfettamente quale sia la strada per vincere un confronto e quella invece per perderlo. Il confronto è tra persone o gruppi e all’interno di queste sfide c’è l’obiettivo di superare l’avversario diretto o un gruppo che ci sta di fronte”.

Dal punto di vista tattico, immagina una Roma capace di cambiare il modo di stare in campo durante i 90 minuti per la qualità dei giocatori che possiede oppure sta cercando di individuare un modulo che possa essere un punto di riferimento fisso per la partita?
Per quanto riguarda la mia storia, abbiamo dimostrato di avere una linea più o meno da dover seguire. Però abbiamo dimostrato anche all’interno delle gare che possiamo cambiare. Credo di aver già detto altre volte che noi abbiamo la capacità di farlo, perchè i nostri calciatori si adattano al poter fare questo tipo di variazioni“.

Lei è uno di quelli che pensa che il derby è una partita che vale solo tre punti o vale di più? Ranieri lo vinse con Totti e De Rossi fuori dal campo. Per lei c’è qualcosa in più che i giocatori romani possono dare o davvero può essere un fattore negativo per la troppa pressione?
C’è un pò di tutto rispetto a quello che hai detto.Sicuramente il derby vale tre punti per la classifica, però è certo che vale molto di più di quello che sono i tre punti. Su questo non ho nemmeno il minimo dubbio. Per me vale molto di più, credo che lo valga anche per la squadraCerto è che se questa valenza deve portare negatività, allora sarebbe meglio che non ci fosse, però questa valenza c’è. E’ inutile negarlo. Su tutti, nessuno esclusoLo è anche per i nostri avversari. Dopo bisogna vedere se per essere squadra e per essere degni di una sfida di questo tipo, bisogna anche mettere in campo la caèpacità di sopportare e sfruttare in maniera positiva questo tipo di pressioni”.

Il calcio è anche psicologia. La Roma viene da una striscia di sconfitte nel derby. Questo è un problema in più a livello psicologico?
Può esserlo, però quello che è decisivo è che tu devi giocare domani una partita alla quale tieni molto. Credo che potrebbe influire di più l’ultima partita che abbiamo fatto che non la storia dei tre derby persi. Sotto l’aspetto psicologico quella qualcosina ci toglie. Spero di no però ci potrebbe stare. Noi avremmo avuto il piacere di giocarla con tre punti in più in classifica e con delle convinzioni che avevamo maturato fino alla partita con il Parma. Convinzioni molto importanti che non abbiamo dimenticato. Invece di incrementarle le abbiamo stoppate”.

Il presidente è soddisfatto della stagione, ma ha detto di non aver capito solo la partita di Palermo. Lui le ha chiesto di quella partita? Lei come l’ha spiegata? Negli ultimi tre derby, la Roma ha giocato più di due ore e mezza in inferiorità numerica. Lei ha lavorato su questo aspetto con i giocatori?
No, non abbiamo parlato della partita di Palermo. Il presidente è uno positivo come anche io lo sono. Ci è venuto spontaneo di parlare di quello che è il futuro immediato. Cioè della partita di domani. La seconda domanda presuppone una considerazione importante. Va a riprendere la precedente risposta. La partita va giocata in molte maniere. Naturalmente non abbiamo nominato il controllo dei nervi, che è decisivo. Non credo che in Serie A se giochi in inferiorità numerica puoi pensare di avere dei vantaggi, anche per breve tempo. E’ chiaro che chi non riuscirà ad avere questo controllo avrà uno svantaggio certo“.

Personalmente come lo vive?
Con raziocinio, perchè questo è il mio lavoro. Ho fatto tutto quello che speravo di fare in settimana. Lo vivo con molta tensione ma con la gioia di partecipare in prima persona. Non è un privilegio di molti disputare il derby di Roma“.

Qual’è la differenza tra Roma e Lazio?
Sinceramente non lo so. E’ innegabile che la Lazio ha dimostrato di essere una squadra importante. Non è semplice mantenere quelle posizioni. E’ una squadra che stimo moltissimo per carattere. E’ condotta molto bene dal suo allenatore. E’ una squadra da battere“.

Alla vigilia della partita con il Palermo aveva avvisato la sua squadra. Risposta però disarmante. Nella stracittadina ci assicura che non succederà di nuovo?
No, non posso assicurarlo. Difficile dire che tipo di gara sarà. La gara può prendere qualsiasi piega“.

Chi è più forte tra Roma e Lazio?
Sono due squadre forti. Io ho fiducia nei miei ragazzi. Come mai stecchiamo? Non ho la chiave di lettura di questo grimaldello. Me lo domando sempre. Anche mio figlio me lo chiede spesso. Non capita solo a noi, però. Prima di Palermo avevamo fatto molto bene. Non so cosa è successo in quella giornata. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, però è venuta fuori quella partita li’. I primi 20 minuti abbiamo avuto delle difficoltà fisiche evidenti. Non so se è stato il troppo caldo, ma non voglio accampare scusanti“.

Non si potranno commettere più errori con la Lazio. Con il presidente avete parlato anche del futuro?
Saranno importanti i nostri tifosi. Di 55.000 presenti la maggior parte saranno romanisti. Con Pallotta non abbiamo parlato del futuro. A me interessa solo fare bene“.

Affrontare una squadra molto duttile può essere un problema?
Affrontare una squadra duttile è sempre un problema, perchè la duttilità dà imprevedibilità. Bisogna essere molto bravi“.

Le condizioni di Destro. Come sta adesso?
E’ migliorato e lui può darci una mano se abbiamo bisogno. Esce fuori da una situazione delicata  e oggi lo possiamo utilizzare anche se part-time

Pjanic quanto può essere importante? Può essere un problema la convivenza con Totti?
Non ci sono problemi di convivenza tra i due. Se ci sono problemi tra fenomeni sarebbe la fine“.

Per lei è il primo derby da protagonista. Cosa cambia?
Mentre prima partecipavo con molta apprensione. Ora non c’è solo l’aspettativa del tifoso della Roma e di un professionista che lavora fra i tanti. Ora mi devo caricare sulle spalle molte responsabilità Quella che mi pesa è la simpatia che mi viene dimostrata e l’aspettativa che la gente ha nei miei confronti. Questo è il peso personale, ma mi dà una grande carica anche“.

E’ un vantaggio il fatto che la Lazio dovrà rigiocare in coppa?
Bisognerebbe chiederlo all’allenatore della Lazio“.

Che ne pensa di Petkovic?
Non ho mai parlato con lui. Ma è una persona che mi piace molto per quello che fa e per come si esprime“.