LA CRISI NEL PALLONE: cresce il fatturato ma anche i debiti

Secondo gli studi condotti dalla Figc esiste un circolo vizioso. Produzione al +4,9%

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CALCIO ITALIANO –  Il valore della produzione supera i costi, ma con la crescita salgono anche i debiti. Il calcio ai tempi della crisi può vedere il bicchiere mezzo pieno perchè per la prima volta nella stagione 2011/2012 il costo della produzione è cresciuto del 4,9%. Sono i dati di report calcio della Figc, presentato a Roma. La crescita dei ricavi non è sufficiente a garantire un risultato in positivo ma le società hanno avviato un circolo virtuoso: le perdite, cresciute nel quinquennio, sono però diminuite del 9,8% negli ultimi 12 mesi.

Nessun va più allo stadio – La serie A perde appeal, la B vola: nella stagione 2011-2012 si è registrato un calo degli spettatori dell’1,6% rispetto all’anno precedente (oltre 200mila in meno). La Tendenza è decisamente invertita tra i cadetti, gli unici a registrare un aumento di spettatori del 22,8%. Parte del calo è imputabile all’inadeguatezza degli impianti italiani: i 36 stadi che hanno ospitato gare di Serie A e B, hanno un’eta media di 57 anni e 15 non hanno i requisiti medi per accedere alla più bassa categoria Uefa.