Gol e saluto nazista: escluso dalle NAZIONALI

LA GAZZETTA DELLO SPORT (A. Merchiori) – Katidis dell’Aek: «Non conoscevo il significato». Ma viene bandito a vita dalle selezioni…

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LA GAZZETTA DELLO SPORT (A. Merchiori) – Rabbia, sgomento e incredulità in Grecia per la scelta dissennata di Giorgos Katidis dell’Aek: ha festeggiato il gol vittoria sul Veria con il saluto nazista, scatenando un putiferio che potrebbe compromettere per sempre una carriera appena iniziata. Un’esultanza inopportuna, proprio nel giorno della commemorazione della partenza da Salonicco dei primi convogli di ebrei deportati ad Auschwitz. Katidis, 20 anni, si è reso subito conto di averla fatta grossa e ha chiesto pubblicamente scusa: «Non sono un fascista e non lo avrei fatto se avessi saputo cosa significava. Volevo soltanto dedicare il gol al mio compagno Pavlis in tribuna e il gesto del braccio alzato l’ avevo visto fare dai seguaci di Xrysh Avghi (Alba dorata, partito di estrema destra che ha riscosso successo nelle ultime elezioni in Grecia, ndr) che così riuscivano a incitare la gente». Ma le scuse di Katidis non sono apparse convincenti: l’opinione pubblica si è chiesta come sia possibile che nell’era di internet e degli smartphone un ragazzo non sappia nulla dei regimi totalitari e del saluto romano. Per il momento, del futuro di Katidis (ex capitano dell’Under 19 e titolare nell’Under 21) si sta occupando la federazione che con un comunicato ha annunciato «l’esclusione a vita di Katidis, da tutte le selezioni nazionali, a causa delle gravissime offese alle vittime del nazismo, violando i valori dello sport». Pioggia di reazioni anche dalla politica, con Alba dorata che lo dipinge come un eroe e nazionalista puro, mentre la stampa paragona il gesto a quello di Di Canio al termine di Lazio-Livorno nel 2005.