INTER. STRAMACCIONI: “La conferma di MORATTI? Segnale più grande me lo hanno dato i giocatori”

(Getty Images)
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NOTIZIE INTER – Andrea STRAMACCIONI ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida della sua Inter contro la Sampdoria.

Ecco le sue parole:

Come sta la squadra fisicamente?
“E’ una cosa che un po’ mi preoccupa, abbiamo guadagnato qualche ora col posticipo ma i 120′ sono stati molto intensi. Abbiamo sfruttato questi giorni per rigenerarci e recuperare, tutte le energie sono state concentrate per recuperare proprio la condizione”.

Rispetto a giovedì mattina, quanto sei più sereno? Vista la fiducia ribadita dal presidente Moratti
“La sua fiducia per me è fondamentale, per il sostegno che mi dà ogni volta. Senza voler sminuire questo però il segnale più importante me l’hanno dato i calciatori, loro dimostrano il lavoro sul campo. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, giovedì siamo cresciuti su tanti aspetti, anche dove abbiamo fatto male diverse volte. La partita di domani sarà difficile, non abbiamo tante alternative, la struttura sarà simile a quella di giovedì perché alcuni non stanno bene”.

Escono tanti nomi nuovi sui giornali riguardo al mercato. 
“Io ove richiesto do il mio contributo, adesso conta il presente, c’è un mini-campionato. La società sta lavorando, sta facendo il proprio dovere”.

Come sta Cassano? Quanto sente la partita di domani?
“Giovedì gli attaccanti hanno svolto un grande lavoro, sia Antonio che Rodrigo hanno dato il massimo e per i motivi che conosciamo sono riuscito a preservare loro degli spezzioni di partita. Per Antonio sarà una sfida importante, lui a Genova ha fatto bene e anche le parole di Delio Rossi spiegano come lui lì sia amato”.

Samuel torna tra i convocati. Si può tornare con la difesa a 3?
“Il suo recupero è fondamentale in campo e fuori, perché per noi è un recupero importante. Sappiamo che la nostra evoluzione tattica è passata anche dalla sua presenza, è un’arma in più da utilizzare”.

Mazzarri ha detto che contano sempre i risultati. Sei d’accordo?
“Io mi sono sempre sentito in discussione, perché sono arrivato in Serie A con un percorso atipico, lo so. Già hai delle pressioni elevate allenando l’Inter se sei un grande allenatore, io sono un crack del sistema quindi vale ancora di più. Credo di poter dire che l’Inter, non dico Stramaccioni, ma l’Inter con meno problemi ha raggiunto livelli alti. C’è mancata la continuità, perché abbiamo alternato alti importanti a bassi che non sono piaciuti nemmeno a noi. Col Bologna non c’è riuscito niente, col Tottenham qualcosa invece s’è visto. Il mio DNA è dato dal lavoro sul campo, e neanche nei momenti più difficili ho pensato che i calciatori avessero mollato, per questo li ho sempre difesi. La ricetta è quella. Poi se il presidente mi manda via stasera o mi tiene qui fino al 2015 saprò di aver dato il massimo”.

La partita col Tottenham di giovedì ha rafforzato l’immagine della squadra rispetto a ciò che gli avversari possano pensare?
“Sì, credo che qualsiasi avversario giochi contro di noi sappia che va incontro ad una partita difficile. Adesso dobbiamo pensare a questa partita, perché abbiamo speso tanto giovedì sera”.

La costante è data dai 4 difensori. Guarin invece che posizione avrà nel futuro?
“Io credo che la costante sia data dal centrocampo a 3. Penso che Fredy possa fare il mediano ma ne ridurrei la potenzialità. Da interno, come appoggio dell’attacco, o da centrocampista che sostiene l’attacco partendo da destra può fare bene. Ha forza, con uno spiccato potenziale offensivo. E’ vero che il Tottenham giovedì su di lui faceva bene i raddoppi di marcatura, era spesso in inferiorità. Ma mi è piaciuta comunque la sua prestazione, ha una partita importante domani e lui può essere il termometro del raccordo tra centrocampo e attacco. Ha giocato tanto”.

Come sta Kovacic?
“Noi crediamo tanto in Mateo, va gestito, aveva i crampi perché la gara è stata intensa. Ha toccato circa 70 palloni sbagliandone pochi. E’ da gestire per il presente ma importante per il futuro. I crampi ci stanno.

Icardi?
“Icardi è un attaccante moderno, gioca bene con entrambi i piedi. Ha un grande fiuto del gol, ha un valore elevato. Lui come Eder, come Sansone, come Maxi Lopez, elevano il reparto offensivo dei blu-cerchiati. La Sampdoria in casa può fare bene, a Cagliari ha perso dopo 6 risultati utili, in casa è temibile e grazie anche ai suoi attaccanti”.

Oltre ad Icardi, un osservato speciale sarà Poli.
“Ho avuto la fortuna di allenarlo, lo stimo, rientrava nei miei piani tecnici. Sono contento che stia facendo bene ma ci sono anche le trattative, non so come sia andata. E’ rimasto lì, per me resta un giovane interessante. Le qualità di Icardi sono innegabili, parlare del suo futuro alla vigilia della gara non è il caso”.

Visto il calendario, l’Inter è più o meno favorita per il terzo posto?
“Non dobbiamo guardare il calendario, perché dobbiamo pensare a fare punti prima noi. La gara di domani è delicata, sulla nostra pelle abbiamo pagato le gare post-Europa League e giovedì abbiamo speso il doppio”.