TOTTI per tutti

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RASSEGNA STAMPA. LA REPUBBLICA – Dal primo gol al 225esimone è passato di tempo, ma la classe di Francesco Totti è rimasta immutata. Era il 4 settembre 1994 quando il futuroCapitano della Roma siglò la prima perla in Serie A. Non era ancora maggiorenne, un ragazzino: niente pancioni, ciucci, magliette per fidanzate, solo una corsa sotto la Curva Nord. Da allora a oggi, sono trascorsi 18 anni e mezzo.  Come sottolinea l’articolo de ‘La Repubblica’,  basta guardare quella classifica per capire che il rigore segnato al Genoa ha fatto la storia: Piola, Totti, Nordhal, Meazza, Altafini, Baggio, Hamrin, Signori, Del Piero, Batistuta nelle prime dieci posizioni. I gol sono cresciuti di anno in anno, di settimana in settimana, come tutto ciò che fa storia e addirittura leggenda: i no al Real Madrid e ai grandi club, il mondo chiuso tutto dentro la Roma e dentro Trigoria, un amore reciproco e totale, quasi ossessivo, gli amici del quartiere ormai diventati migliaia, i tifosi, l’idolatria, gli striscioni, le bandiere, i tatuaggi di simboli e gladiatori, le barzellette, le battute acide o spiritose, la generosità sincera verso tutti, la tipica smorfia da partita, i tunnel, i gestacci, i calci dati e soprattutto quelli presi, le fratture delle ossa, le viti nelle caviglie, i cucchiai, gli sputi, i soldi, i contratti, i soprannomi, i sorrisi, i figli che adesso corrono ad abbracciarlo in campo,Ilary e tutta la famiglia in tribuna. Francesco Totti è stato e sarà tutto questo. Aspettando che venga scritta una nuova pagina di storia.