MILAN. L’urlo di Galliani «Lasciate in pace il nostro Mario»

LA GAZZETTA DELLO SPORT – «E’ stato un acquisto tecnico, non mediatico Il Barça? Niente paura, abbiamo vinto più di loro»

(getty images)
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RASSEGNA STAMPA – Si sono incrociati al bar, giusto il tempo di un abbraccio e di uno scambio di battute. Mario Balotelli non sarà Zlatan Ibrahimovic, però il luccichio negli occhi di Adriano Galliani è molto simile a quello che riusciva a provocare solo lo svedese. L’amministratore delegato rossonero lo coccola come se fosse un figlio. E cerca di proteggerlo più che può. Per questo chiede un po’ più di privacy per la sua vita privata. Da quando è arrivato in Italia ogni respiro di Balo suscita interesse. E il Milan e il suo entourage (da Raiola all’avvocato Vittorio Rigo) cercano di aiutarlo e di proteggerlo. […] «Balotelli è una star, con il suo arrivo abbiamo decuplicato la vendita delle magliette, ma i giornali seguono troppo la sua vita privata. Averlo riportato in Italia è un vantaggio per tutti, ma bisogna lasciarlo un po’ in pace. E’ stato un acquisto tecnico e non mediatico». L’a.d. chiude anche un altro capitolo, quello della presunta incompatibilità tra il nuovo arrivo ed El Shaarawy: «Uno è una prima punta, l’altro un attaccante esterno, non capisco dove sia l’incompatibilità. El Shaarawy ha giocato sempre, ha qualche problema al tendine e ha bisogno di tirare il fiato». Poi glissa sull’incontro per il rinnovo del contratto del Faraone («E’ legato a noi fino al 2017…») e getta acqua sul fuoco anche sulla ruggine tra Balotelli e i tifosi nerazzurri: «Non cominciamo a drammatizzare cose che non esistono, il derby di Milano è civilissimo, i tifosi da sempre vanno e tornano assieme a prescindere dal risultato. Vanno bene gli sfottò, sono certo che non succederà niente altro».