INTER. E bravo Kovacic… Assist e preghiere per conquistare l’Inter e San Siro

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Prima in casa per il baby croato. «Più facile guidare la squadra che imparare l’italiano»

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RASSEGNA STAMPA – Non lo troverete in giro con donne sempre diverse perché è legato alla sua Isabel. Improbabile che litighi con un vigile, visto che non parla ancora l’italiano e si sposta con un’auto della società. Nessuna smargiassata, lui è un ragazzo educato e religiosissimo. L’altro ha fatto una conferenza da rockstar, mentre alla presentazione di questo c’era qualche giornalista e mancava pure il d.t. Branca, vittima di un virus. Insomma, la risposta nerazzurra al Balotelli milanista non poteva essere più lontana dagli standard del Mario sempre e comunque da copertina. […] Mateo non è tra i primissimi ed esclude il rischio emozione. «Giocare a San Siro è un onore, ma io sono pronto. In testa ho soltanto la vittoria perché a Siena abbiamo giocato male, ma ci rifaremo sicuramente. Siamo già pronti». […] Dal ritiro in Bosnia con la Dinamo Zagabria alla corsa in auto per prendere l’aereo privato di Moratti e volare a Milano. «Ero un po’ triste perché lasciavo il mio mondo – racconta lui a proposito delle sue emozioni -, ma felicissimo di andare in un club così importante. Ero curioso e anche un po’ nervoso all’idea di quello che mi aspettava. Sono stato accolto alla grande, non soltanto da un capitano dal cuore enorme come Zanetti. Avere diversi compagni di lingua slava aiuterà il mio inserimento. E mi farebbe piacere se arrivassero in nerazzurro altri talenti croati, come Brodic e Halilovic». […] Ora Kovacic sta cercando casa. Ma prima vuole conquistare San Siro. «Ci vorrà più tempo per imparare l’italiano che per prendere in mano la squadra».