PALERMO. Presentati MALESANI e PERINETTI

Ecco le parole del neo tecnico e del direttore generale…

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Sono stati presentati oggi alla stampa Alberto Malesani Giorgio Perinetti. Ecco le parole del neo tecnico del Palermo: “La contestazione di ieri è normale, non ho visto nulla di barbarico. È comprensibile che l’ambiente sia caldo. Ho analizzato la rosa, anche questo mi ha portato qui, a dire sì al presidente. Alcuni giocatori li conosco. Dossena, ad esempio, l’ho fatto esordire io. Poi ho allenato Boselli, gli altri li sto conoscendo adesso. Ma oltre alle risorse tecniche, spero che i ragazzi capiscano innanzitutto che stiamo ripartendo per dare la svolta e bisogna agire velocemente. Serve senso di responsabilità e voglia di risalire, in questo devo essere bravo anche io. Non vedo un ambiente ostico, spero che i tifosi vengano domenica per starci vicino. Non dobbiamo pensare però a fare punti solo al Barbera. Se a volte non si fanno in casa, allora si possono anche recuperare fuori. Non bisogna abbattersi. L’esperienza conta tantissimo in situazioni di certo tipo. Per questo punto soprattutto su Miccoli e Donati. Fabrizio è il nostro capitano, è importante il capitano di una squadra in una situazione del genere. Anche Donati, ha esperienza e dunque loro due sono fondamentali per me, saranno le persone a cui mi affiderò tanto, a prescindere dai sistemi di gioco. Io guardo i dati e penso che si possa porre rimedio, penso sempre positivo. Subito dopo aver visto i dati ho detto al presidente che questa squadra ha un centrocampo vario e ben fornito. Cercherò di valorizzare questi calciatori“. Ecco quelle invece del direttore generale che ritorna ai rosanero dopo l’esperienza di tre mesi conclusasi l’Ottobre scorso: “Non mi dite bentornato perché è la quarta volta. Periodicamente mi riaffaccio, questa volta non ho avuto nemmeno tempo di parlare di contratto e permanenza. Il mio è un contratto d’affetto. Sono venuto per dare una mano, per spirito di servizio. L’ho fatto perchè mi ha richiamato Zamparini ma l’avrei fatto anche per chiunque altro perchè amo Palermo. Non sto a pensare al mercato. Quello passato non è stato il mercato di Lo Monaco, così come quello estivo non è stato il mio. È il mercato del Palermo che si deve salvare. Malesani è un ottimo allenatore e ha conosciuto, nel calcio, sia momenti di vertice che di lotta per la permanenza in serie A. Quindi può condurre la squadra al meglio. C’è stata una combinazione di risultati negativi che ha penalizzato lo scorso allenatore. Tra le caratteristiche di Malesani c’è una grande positività e propositività. La prima cosa da fare è di motivare i giocatori, di fare rialzare la testa alla squadra. Non si può fare risultato senza una dirigenza vicina senza un grande club, senza l’appoggio di un apparato mediatico critico ma sereno nei suoi giudizi. Senza un ambiente unito, sinergico che affronta con concretezza questo momento, allora l’impresa è molto difficile. Serve unità di intenti. Alla fine faremo i conti, i processi e tutto quello che verrà“.