PREMIER LEAGUE. Il City frena ma non molla

IL CORRIERE DELLO SPORT – La formazione di Mancini pareggia 2-2 (Dzeko e Aguero) con il Liverpool (Sturridge e Gerrard) e vede aumentare a 9 lo svantaggio dallo United

(getty images)
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RASSEGNA STAMPA – Il ritardo è sempre più evidente, una distanza che si allunga di settimana in settimana. Eppure Roberto Mancini non sembra intenzionato ad arrendersi quando mancano più di tre mesi alla fine della Premier League. Nonostante il Manchester United continui a vincere, a differenza del suo City che anche ieri si è dovuto accontentare di un punto contro il Liverpool, il manager italiano non alza bandiera bianca. Al contrario, nasconde la delusione per un risultato diretta conseguenza di una prestazione altalenante, rilanciando la sfida ai cugini. «Sette o nove punti di ritardo non fanno alcuna differenza – le parole di Mancini – L’ho detto alla vigilia e lo ripeto oggi, penso che a fine febbraio saremo più vicini al vertice di quanto non siamo oggi». Eppure, anche contro il Liverpool, i Citizens sono apparsi tutt’altro che irresistibili. Come ammesso dallo stesso Mancini che non ha risparmiato critiche né al direttore di gara né ai suoi stessi attaccanti. «Prima del loro pareggio c’era un fallo grande come una casa, se lo avessimo commesso noi sarebbe scattato direttamente il rosso. Aguero? Pochi attaccanti sanno segnare gol come il suo oggi, ma l’intesa con Dzeko deve migliorare. Tutta la squadra in verità deve giocare con maggiore tranquillità. Penso comunque che il pareggio sia il risultato giusto». Brendan Rodgers non la pensa così: «Non credo che meritassimo altro che una vittoria. Abbiamo giocato alla grande, dominando la partita. Abbiamo segnato due gol fantastici e solo la sfortuna ci ha negato una vittoria strameritata».