MILAN. Balotelli, c’è già aria di derby «Al Milan per vincere da protagonista. E contro l’Inter se segno, esulto»

LA GAZZETTA DELLO SPORT – «I tifosi nerazzurri mi fischieranno. Io però sarò rossonero a lungo» Galliani: «Non vedremo balotellate»

(getty images)
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RASSEGNA STAMPA – Ieri a San Siro la presentazione di Super Mario in rossonero. Ecco le sue dichiarazioni ripree dalla Gazzetta dello Sport: Balotelli, conferma? Davvero niente più balotellate?
(espressione molto infastidita, ndr) «Balotellate? Io non le conosco, le conoscete voi».

Be’, qualcosina in carriera l’ha combinata…
«Io sono un calciatore, e voi parlate della mia vita privata. In Inghilterra esagerano e voi li riprendete. Io penso solo a fare il calciatore».

D’accordo, da calciatore allora cosa ci possiamo aspettare?
«In avanti, oltre a essere giovani, siamo molto bravi e ci troviamo bene. Spero di fare grandi cose. Con me possiamo migliorare ancora. Rispetto a quando ho lasciato l’Italia sono cresciuto. All’Inter giocavo e non giocavo, sono qui per vincere da protagonista. Ho sentito Prandelli, è contento, secondo lui qui mi troverò bene e migliorerò».

A proposito di Inter, fra poco ci sarà il derby: se segna esulta?
«Certo che sì».

Che accoglienza si aspetta dal pubblico nerazzurro?
«I tifosi interisti non possono essere arrabbiati con me. Se mai c’è stato qualcosa, è stato risolto quando ero ancora lì. La decisione di venire al Milan è una scelta sportiva. Mi fischieranno, ma questo fa parte del calcio».

Che effetto le fa la maglia rossonera?
«Non è un peso, ma un onore. Non mi aspettavo un’accoglienza simile da parte dei tifosi. Esulto poche volte, è il mio carattere, ma forse al Milan sorriderò di più perché sono arrivato nella squadra per cui tifo. Voglio restare il più a lungo possibile».

Anche oltre questo contratto? Quanto a lungo riesce a vedersi in rossonero?
«Questo non lo so».

E’ solo un’impressione, o è piuttosto sollevato di essere tornato in Italia?
«Per me è molto importante essere tornato a Milano, anche perché sono di nuovo vicino alla famiglia e agli amici. La Premier League è forse il campionato migliore in assoluto, ma non giocavo…».

E se con l’Udinese Allegri la buttasse nella mischia dal primo minuto?
«Fisicamente sto bene. Molto bene».

Il tandem con El Shaarawy promette meraviglie. Anche in azzurro.
«Il Mondiale è un obiettivo importante per me e Stephan. Abbiamo la voglia e le qualità per arrivarci insieme».

In caso di cori razzisti lei lascerebbe il campo come Boateng?
«Non lo so, dovrei trovarmici. Fino ad ora, quando mi è successo, ho continuato a giocare. Il razzismo è molto difficile da combattere, ma prima o poi sarà sconfitto».

Anche Berlusconi aveva appoggiato la decisione del Boa a Busto. Che rapporto ha col presidente? Qualche idea per le elezioni di febbraio?
«Non lo conosco più di tanto. E non ho mai votato, perché la politica non mi interessa».

Il Cavaliere è atteso oggi a Milanello, o domani sera a San Siro. Chissà se proverà a fargli cambiare idea.