CALCIO. DI MATTEO: “Con Drogba si vince”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il tecnico campione d’Europa lancia il suo ex attaccante: “Un leader, al top per altri due anni”…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (A. Bocci) – Di Matteo è pronto a giurare su altri due anni al top per Drogba.Milan o Juve o Lazio che sia, chi lo prende fa un affare”. Di Matteo riposa, studia, e intanto viene premiato con lo UK-Italy Business Award. “Penso che quando andrò in pensione mi trasferirò nella mia casa di Roma. Ma sono il frutto di tante culture, un mix che ha sviluppato la persona che sono oggi. Per questo forse sono così ben integrato a Londra, che è un incrocio di tante culture”.

Anche Drogba si trovava bene. 
“Da noi era il re: è stato 8 anni al Chelsea, ha segnato tanti gol. E’ un uomo che ha un grande spirito di gruppo e una grande personalità. Era impressionante percepire la fiducia che trasmetteva ai compagni. Con lui si vince”.

Siete ancora in contatto?
“L’ho sentito un paio di giorni fa, come sento Lampard. Ma ovviamente non posso dirvi che cosa farà”.

Drogba ha quasi 35 anni: sicuro che sia un affare?
“Le carriere dei calciatori si sono allungate. Merito dei sistemi di allenamento, dell’alimentazione… Didier è un professionista esemplare, un grandissimo acquisto”.

Visto che non può dirci che cosa farà Drogba, ci dica almeno come si vede lei nel futuro….
“Ho un contratto con il Chelsea fino al 2014 e in fondo sono disoccupato da pochi mesi… non mi sono ancora annoiato. Non so quando rientrerò”.

Tornerebbe in Italia?
“Un giorno, chissà. A me piace l’Italia, sono rimasto affezionato alla Lazio, che sta facendo un ottimo campionato. Mi sento italiano, ma soprattutto europeo. E i miei figli vanno a scuola a Londra, per il momento è difficile immaginarsi lontano da lì. La prossima scelta sarà fondamentale per la mia carriera”.

Pep Guardiola si è preso il Bayern: ha fatto bene?
“Un affare per tutti e due. Guardiola è uno degli allenatori più bravi del mondo, il Bayern è una società ricca, serissima, e con una grande storia. Una bella accoppiata”.

Nell’attesa che rientri Guardiola, chi vincerà la Champions?
“Ci sono molte squadre forti, non solo il Barça. E’ un torneo interessante: c’è il rientro della Juve, c’è il Psg, c’è il Borussia Dortmund che da un paio di stagioni gioca un grande calcio. Difficile dire chi vincerà”.

Ancelotti al Psg come lo vede?
“Bene. Carletto è il numero uno. E’ logico che abbia avuto qualche difficoltà all’inizio: ci vuole tempo per sviluppare un progetto”.

Il Milan incrocia il Barça: visto che è l’allenatore campione d’Europa in carica, ha qualche consiglio per Allegri?
“Prima di giocare contro il Barça lo scorso anno ho visto una decina di partite, comprese quelle del Milan. Ogni squadra faceva cose diverse, zona, uomo, 4-3-3, 4-5-1, pressing alto, pressing basso. Il risultato era sempre il solito: passava il Barça. Così abbiamo deciso di concentrarci su noi stessi, sulle nostre qualità”.

Quindi questa volta il Milan che cosa dovrebbe fare?
“Avere tanta pazienza. Occuparsi del loro gioco è inutile: ci sono periodi in cui non vedi mai la palla. Bisogna credere in se stessi e avere un po’ di fortuna”.

A proposito di fortuna: l’hanno trattata quasi come se il suo Chelsea fosse un usurpatore del titolo, le hanno dato del catenacciaro. Offeso?
“Per niente. Non mi toccava nulla. Quando provi a vincere, solo quello ti interessa. E vuole che le dica una cosa? Vincere una Champions è maledettamente difficile, più difficile che vincere un campionato. Sa quanta gente avrebbe voluto essere al mio posto?”.