MILAN. Montolivo: «Caro Milan i tuoi giovani te li curo io»

LA GAZZETTA DELLO SPORT – «La linea verde è la scelta giusta, ma è basilare che rimanga Allegri Spero di restare a lungo. Il 3° posto? Si può, Robinho ci farà svoltare»

(getty images)
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RASSEGNA STAMPA – Domani Riccardo Montolivo compie 28 anni. In sei mesi è diventato un punto fermo dell’anno zero, qualcuno da cui ripartire e su cui ricostruire. Un ragazzo di buone maniere fuori e dentro dal campo, a cui Berlusconi ha consegnato personalmente la fascia di capitano. Toccherà (anche) a lui svezzare la new generation rossonera, a fare da tutor ai ragazzini terribili del Milan che verrà. Ecco uno stralcio dell’intervista, a cura della Gazzetta dello Sport, al centrocmapista rossonero:

Il futuro del Milan passa dalla linea verde: era inevitabile?
«E’ l’unica strada possibile. Quelle di prima non sono più percorribili. La società ha preso la decisione giusta. Guardate Niang: uno su cui puntare per i prossimi mesi e per il futuro».

«Educare» i giovani è una missione per cui si sente tagliato?
«Per carattere sono uno che si mette sempre a disposizione, anche dei più giovani. Lo farò volentieri, fa parte della mia natura. Questo è un progetto che avrà bisogno di diversi capisaldi».

Allude a qualcun altro in particolare?
«Ad Allegri. Per sviluppare il progetto è basilare che rimanga alla guida di questa squadra, perché è un allenatore che insegna, che ha pazienza. Allegri si è calato bene nella nuova mentalità del club. Se i ragazzi stanno migliorando, è merito suo».

In fase di copertura sta migliorando a vista d’occhio.
«La cosa mi soddisfa. Non ho paura di sacrificarmi, e il mio sacrificio serve per dare equilibrio».

Contro il Barcellona basterà?
«Un pezzetto di testa ogni giorno vola a quella doppia sfida. Affascinante e preoccupante allo stesso tempo. Servirà una gara perfetta da parte nostra e non buona da parte loro. Sono favoriti, ovvio, ma non sono partite già segnate».

Pato al Camp Nou fece un gol capolavoro.
«Spiace che non ci sia più perché è tecnicamente indiscutibile, ma si è fatta la volontà di entrambe le parti».

Anche Robinho vorrebbe tornare a casa.
«E’ il giocatore con più qualità di tutta la rosa. Se sarà concentrato al 100% può essere l’uomo della seconda parte di stagione, quello che con la testa giusta ci farà svoltare».