FIORENTINA. Dal portiere ai gol perduti. I problemi della Viola

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Montella ha perso due partite di fila: il gioco non è in crisi, però l’Europa è a un passo…

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RASSEGNA STAMPA – (L. Calamai) – La Fiorentina non deve impaurirsi. Le due sconfitte consecutive in campionato sono frutto di circostanze negative e non di una crisi di gioco. Solo normali problemi di crescita per una squadra che ha cambiato 18 giocatori. Ora però che la stagione entra nel vivo e che l’Europa è a portata di mano è arrivato il momento di sciogliere alcuni nodi. Ballottaggio Viviano-NetoViviano era stato acquistato pensando a un progetto ambizioso. Ed è finito in panchina. Neto aveva avuto dalla società la promessa di essere ceduto in prestito a gennaio per poter difendere le sue ambizioni a livello di Selecao. Si è trovato a sorpresa titolare ma, vedi Udine, non è riuscito a sfruttare l’occasione. È uno scenario complicato. La concorrenza tra portieri non paga. Montella deve scegliere il titolare e difenderlo. Necessità vice-Pizzaro. Montella ha scelto di disegnare una Fiorentina nel segno della qualità. Il centrocampo delle meraviglie Pizarro-Aquilani e Borja Valero non prevede mediani incontristi. Il problema sono le alternative. Serve un vice-Pizarro. Che non può essere il polacco Wolski e neppure il giovane Vecino. Si sta cercando un centrocampista di qualità in grado di garantire anche un pizzico di aggressività in più. Jovetic-Ljajic. Jovetic non vuole fare la prima punta e Ljajic è una seconda punta che non fa gol. Questa coppia, quindi, non funziona. In attesa di Pepito Rossi (difficile da utilizzare in questo campionato) Montella deve aggrapparsi disperatamente a Toni visto che Larrondo può essere al massimo una buona riserva ed El Hamdaoui. Lucagol giocherà domani contro la Roma. La Fiorentina può cavalcare il sogno Champions solo se Toni non invecchia di colpo. Altri attaccanti non arriveranno.